Cosa rischia l’imprenditore che non tiene le scritture contabili? A quale tipo di sanzione o reato va incontro nella misura in cui vìola le norme tributarie? In questo articolo, vedremo insieme agli esperti di Diritto e Fisco di PdB cosa accade in tali occasioni all’imprenditore inadempiente.
Quali sono le principali scritture contabili di un’impresa
Ciascuna impresa commerciale che si rispetti ha il dovere di tenere aggiornate le scritture contabili. Queste rappresentano uno strumento amministrativo indispensabile per la registrazione dei dati relativi alle attività dell’impresa. È proprio l’art. 2214 del Codice civile a stabilirne l’obbligatorietà per ciascun imprenditore. I principali documenti che si devono costantemente aggiornare relativamente all’impresa sono:
- il libro degli inventari;
- il libro giornale;
- la corrispondenza;
- i contratti lavorativi;
- tutte le fatture e documenti utili.
Questi documenti rappresentano una raccolta di dati molto importante per l’impresa. Ecco perché quest’ultima ha l’obbligo di conservarli e registrare correttamente quanto necessario. Cosa rischia l’imprenditore che non tiene le scritture contabili? La violazione di tali obblighi cosa comporta? In questi casi si possono verificare i seguenti reati: l’occultamento o la distruzione dei documenti, la mancata tenuta delle scritture contabili e la violazione degli obblighi legati alla contabilità. Ciascuno di questi reati comporta delle conseguenze relativamente alla gravità che ne consegue.
Le conseguenze per l’occultamento o la distruzione delle scritture contabili
Il reato di occultamento o di distruzione delle scritture contabili segue quanto definisce l’art. 10 del D. Lgs. 74/2000. In base alle modifiche che ha introdotto il D.L. 124/2019, questo tipo di reato prevede la reclusione da 3 a 7 anni. Questo è quanto stabilisce la Legge salvo casi di più grave occultamento per consentire l’evasione a terzi o non consentire la ricostruzione dei redditi. In maniera differente, chi tiene o conserva i documenti violando le norme, rischia una sanzione amministrativa da 1.000 a 8.000 euro. Questo è quanto stabilisce l’art. 9, comma 1, del D. Lgs. 471/1997.
Ecco cosa succede nei casi di omessa tenuta delle scritture
Cosa rischia l’imprenditore che non tiene le scritture contabili? Nel caso in cui l’imprenditore non tenga affatto le scritture invece? Questa situazione si differenzia dalla precedente perché qui le scritture non è che vengano omesse, ma non sono affatto presenti. L’omessa tenuta delle scritture contabili è punita secondo quanto stabilisce l’art. 9, comma 1, del D. Lgs. 471/1997. In questi casi, si prevede una sanzione amministrativa il cui importo varia in relazione alla gravità del reato. A differenza dell’occultamento, dunque, non sono previste pene che comportano le reclusione, ma multe salatissime e pesanti sanzioni.
Un approfondimento su come evitare la bancarotta fraudolenta documentale, è consultabile qui.