L’Antitrust ha i riflettori puntati sulle squadre di calcio

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L’Antitrust ha i riflettori puntati sulle squadre di calcio. Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus (MIL: JUVE), Roma e Udinese, Brescia e Lecce devono difendersi. I consumatori hanno segnalato una ipotetica accusa di clausole vessatorie sui contratti di acquisto degli abbonamenti. L’Authority ha avviato i procedimenti istruttori perché a seguito della segnalazione dello scorso gennaio non c’è stato nessun seguito. L’Antitrust ha chiesto alle varie società di rimuovere le clausole che avrebbero potuto risultare vessatorie nella stipula degli abbonamenti. Le società non hanno fatto quanto indicato a differenza di Spal e Hellas Verona. Queste due squadre hanno modificato le condizioni generali di contratto e le loro posizioni sono state archiviate. Tutte le altre squadre di calcio prima indicate non hanno ancora provveduto a rivedere le condizioni di contratto.

Perché l’Antitrust ha acceso i riflettori

I consumatori hanno protestato e chiesto l’intervento dell’organo amministrativo perché si sentono danneggiati. I sottoscrittori degli abbonamenti hanno rilevato norme  non chiare e poco comprensibili.

I tifosi si sono risentiti perché non hanno avuto il rimborso di una quota parte dell’abbonamento a seguito del blocco dei campionati.

Le società di calcio hanno la facoltà di modificare in modo unilaterale le condizioni contrattuali di abbonamento. Il consumatore si sente danneggiato perché non è previsto il diritto a ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento. Questo sia nel caso i fatti sono imputabili alla società che di impossibilità sopravvenuta della prestazione. Su questo ultimo punto ci riferiamo alla chiusura totale o parziale dello stadio. I contratti anche in questo caso sono poco chiari. Le società non hanno colpe quando gli eventi che hanno cagionato il danno non sono imputabili alla società.

Codice del consumo

I cittadini danneggiati hanno incalzato perché ritengono le norme generali del contratto di abbonamento in contrasto con il Codice del consumo. L’Antitrust ha i riflettori puntati sulle squadre di calcio, una querelle che non si chiuderà a breve. Intanto i tifosi protestano perché hanno speso soldi per gli abbonamenti ma non hanno beneficiato dello spettacolo sportivo.