La cosa che ci ha più danneggiato durante la crisi

Risparmi e soldi a rischio con gli investimenti in Borsa come comportarsi

La cosa che ci ha più danneggiato durante la crisi. Senza ombra di dubbio è stato il pessimismo. Pessimismo diffuso a piene mani dai media. Media che colpevolmente spargono terrore per tenere attaccati a TV e giornali. E da tutti noi respirato manco fosse monossido di carbonio. Una cultura tossica, scusate il gioco di parole, che bisognerebbe sradicare in ogni modo. E che, invece, pervade i media nostrani ed internazionali. Ed a cui, purtroppo, non si riesce a porre rimedio. D’altronde, si sa che le disgrazie vendono, mentre le buone notizie non lo fanno. Purtroppo, sembra che la cosa sia sfuggita di mano a (quasi) tutti.

E questo pessimismo quasi cosmico si è subito diffuso sui mercati. Provocandone una caduta come mai nella storia. A cui ha fatto seguito, bisogna dirlo, un altrettanto storico recupero. Osteggiato dai più, naturalmente. Che non credono alla ripresa post crisi economica. E citano dati economici catastrofici, facendo al contempo spudoratamente il tifo per una seconda ondata. Ecco qual è la cosa che ci ha più danneggiato durante la crisi.

Potrebbero aver ragione. Forse, chissà. Ma potrebbero anche avere, come spera chiunque abbia buon senso, torto marcio. Sia come sia, però, chi si occupa di investimenti sa di per certo una cosa. Per investire in modo efficiente ed efficace bisogna fare una cosa. Bisogna abbracciare la crisi. Perché bisogna investire nel momento in cui le cose vanno peggio. Soltanto così si potrà approfittare del successivo miglioramento. Sappiamo che sembra controintuitivo. E lo è, purtroppo. Perché se sapessero farlo tutti, sarebbero tutti ricchi. Viceversa, sono quasi tutti poveri.

La cosa che ci ha più danneggiato durante la crisi

I  grandi investitori del passato si sono sempre esposti in momenti di crisi. Il Barone de Rotschild finanziò l’Inghilterra quando Napoleone spadroneggiava in Europa e sembrava invincibile. JPMorgan ha tolto le castagne dal fuoco al governo americano in più occasioni, come durante il Panico del 1907. Warren Buffet ha salvato la General Electric e AIG nel 2008. E tutti costoro ci hanno guadagnato parecchio, ovviamente. Ma ci sono riusciti perché hanno capito, sapevano, che si investe in momenti di crisi economica.

Le crisi si originano per paura. E la paura, purtroppo, fa dimenticare una cosa fondamentale. Che le fasi ribassiste sono sempre seguite da fasi rialziste. E se è vero che ogni crisi è diversa da altre, è vero che ogni crisi è seguita da un miglioramento. Ed è proprio per questo che bisogna investire quando i corsi dei titoli azionari sono bassi. Perché poi risaliranno. Perché il loro valore aumenterà nel corso del tempo. Ed è chiaramente meglio comprali a sconto che quando siano più cari.

Pensateci la prossima volta che investite i vostri sudati soldi. La prossima volta che il vostro denaro dovrà essere impegnato in un investimento. Warren Buffett e il Barone de Rotschild hanno spesso usato entrambi una stessa espressione. Che dice che si investe quando il sangue scorre per le strade, anche se è il vostro. Significa che si investe in momenti di crisi, perché è allora che bisogna approfittarne. Ricordatevelo, alla prossima crisi economica e/o finanziaria.