E’ un’estate calda sulle autostrade. Non parliamo di temperature né di meteorologia, ma di gestione della rete autostradale ed in particolare di quella di società Autostrade per l’Italia. Mentre Governo e Atlantia discutevano il futuro assetto della società di gestione autostradale, gli italiani erano in fila al casello. Nei primi due weekend di luglio, un viaggio da Milano alla Liguria poteva durare quanto un volo transoceanico. Nessuna certezza sui tempi di percorrenza, ancor meno sulla sicurezza e sul traffico. Ma sui pedaggi salati nessuno ha dubbi. Abbiamo già parlato dei costi delle assicurazioni per auto e moto, vediamo ora cosa aspetta gli automobilisti nei prossimi mesi.
Nessuna certezza sui tempi
L’accordo raggiunto tra Governo e Atlantia vede ancora molti punti poco chiari. Da un lato, infatti, molti non si capacitano del rally in borsa del titolo Atlantia dopo la schiacciante affermazione dell’Esecutivo. Da un altro punto di vista, non ci sono particolari certezze sulle tempistiche. Quello che sappiamo è che nei prossimi mesi lo Stato riprenderà il controllo di buona parte della rete autostradale. Cassa Depositi e Prestiti diventerà il primo azionista di Autostrade per l’Italia mentre la holding Atlantia diminuirà progressivamente la propria esposizione. In questo carosello di indiscrezioni, gli italiani vorrebbero infrastrutture funzionanti a costi ragionevoli. Questa sembra essere la promessa del Presidente del Consiglio. Vediamo insieme cosa potrebbe accadere e se veramente prendere l’autostrada costerà meno.
Prendere l’autostrada costerà meno? Vediamo quanto potremmo risparmiare
Partiamo da alcuni dati. Le associazioni dei consumatori ritengono che, negli ultimi 15 anni, le tariffe autostradali siano crescite del doppio rispetto all’inflazione. Mentre nella vicina Austria i pedaggi sono stati indicizzati all’inflazione. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti potrebbe tagliare le tariffe autostradali del 20% circa. In alcuni casi anche molto di più. Pensiamo ai quasi 30 euro necessari per percorrere i 100 km che separano Torino da Aosta. Con un taglio del 20%, i pedaggi scenderebbero di oltre 5 euro a tratta sulla Milano-Trieste. E spenderemmo circa 10 euro di meno viaggiando da Roma a Milano.
Infrastrutture più efficienti e meno care sono alla base di un’economia ancora molto legata ai trasporti su gomme. E sarebbero un incentivo al turismo. Al momento, però, per gli italiani la certezza è un’altra estate di “passione” sulle strade.