I mercati azionari continuano nel loro rialzo e al momento non si ravvisano pericoli di breve termine e tanto meno di lungo. Ci sono anche in altri settori dei mercati finanziari delle opportunità da poter cogliere con fasi direzionali al rialzo e/o al ribasso.
Se dovessimo rispondere alla seguente domanda: su quale materia prima puntare al rialzo? La nostra risposta sarebbe argento e oro. Oggi vogliamo mettere in allerta i nostri lettori su una materia prima che rischia forti ribassi di medio periodo.
A chi ci riferiamo? Al caffè che oggi è in rimbalzo e si porta a 97,95 +0,78%.
Da inizio anno la materia prima ha segnato il minimo a 94,55 ed il massimo a 136,05. Se si osserva il grafico si nota una continua carambola ribassista dal 1977 dal massimo di 460,42. Ogni tanto si è assistito ad un rimbalzo di un paio di anni per poi tornare a scendere.
Quali sono le probabilità che durante il 2020 possa formarsi un bottom di ripartenza?
Al momento esse sono davvero basse in quanto il trend giornaliero, settimanale, mensile e trimestrale è ancora saldamente ribassista.
Dove il caffè potrebbe tornare al rialzo di lungo termine?
Al momento solo in chiusura mensile e poi trimestrale superiore a 124,95. Invece, quali sono gli obiettivi ribassisti?
Fra il 1997 ed il 2011 in area 430 si è formato un doppio massimo che è stato convalidato dalla chiusura annuale del 2017 (inferiore a 163,07).
Dove punta questo pattern? In base alla metodologia dell’analisi grafica a valori negativi. Per questo motivo applichiamo la nuova legge della vibrazione per ottenere un risultato ed obiettivo attendibile intorno al quale potrebbe formarsi un bottom poliennale.
Una materia prima che rischia forti ribassi di medio periodo
In base ai nostri calcoli l’obiettivo del ribasso poliennale dovrebbe essere fra area 85 e 72. C’è da avvertire che il raggiungimento di un obiettivo non è giocoforza un segnale di acquisto e quindi nel caso di raggiungimento di quei prezzi si dovrà attendere un pattern rialzista prima di comprare.
