Open banking, Sia e Crif vogliono stravolgere il mercato

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Open banking, Sia e Crif vogliono stravolgere il mercato. Le due società hanno siglato un accordo per accelerare il processo di innovazione di banche, corporate e fintech nel nuovo scenario digitale. La direttiva PSD2 ha introdotto delle novità: dall’accesso ai dati dei conti correnti dei clienti alla disposizione di ordini di pagamento consentiti a terze parti qualificate.

Guardiamo meglio di cosa si tratta

Payment Services Directive 2, acronimo PSD2, ha introdotto maggiore concorrenza sul mercato dei pagamenti e dare maggiore apertura alle informazioni dei conti correnti bancari. La PSD2 rappresenta una grande opportunità ma in Italia le banche sono ancora restie.  Crif e Sia per battere lo scetticismo hanno raggiunto un accordo di massima prevedendo l’integrazione delle rispettive offerte digitali.

Cosa prevede l’accordo

Le due società hanno l’obiettivo di garantire ai clienti un acquisto, sia sui canali tradizionali sia digitali, tramite il servizio di Payment Initiation (PIS). Nello specifico il cliente ha l’occasione di avviare l’operazione di pagamento dal conto corrente a corredo di altri strumenti come carte credito e wallet digitali. Infine l’intento di Crif e Sia è di  sviluppare nuovi use case e modelli di collaborazione tra istituzioni finanziarie, corporate e fintech.

Crif e Sia sono affidabili?

Crif e Sia hanno un background considerevole e sono tra i player più apprezzati e riconosciuti in Italia e all’estero. Questo binomio permette di competere in Europa ad armi pari con altre realtà del settore. Il successo di unire le forze sta nei numeri: Crif è il primo fornitore in Europa di informazioni bancarie e creditizie. Sia si sta facendo largo e resta sempre l’obiettivo di fondersi con la paytech italiana Nexi. Per quanto riguarda l’altra società, Sia ha iniziato a sperimentare la gestione delle fideiussioni tramite blockchain. Crif e Sia hanno la volontà di stare al passo dei mutamenti del mercato finanziario. Il prossimo obiettivo è l’Open banking, Sia e Crif vogliono stravolgere il mercato senza badare ai costi di investimento.