Cosa cambia ne “Il gelato come una volta” di Grom con l’acquisizione Unilever

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Un focus per capire cosa cambia ne “Il gelato come una volta” di Grom con l’acquisizione Unilever. “Il gelato come una volta” è ad oggi ancora il claim su cui si appoggia la comunicazione di Grom. Una catena di gelaterie nata nei primi anni Duemila a Torino. Tra le sue linee di forza che hanno decretato i successi dell’inizio, l’idea di marketing a chilometro zero, con materie prime provenienti da una fattoria nelle Langhe. Una filiera corta che si sposava con il concetto di rispetto delle tradizioni, che balzava, subito all’occhio, entrando in gelateria.

Tutto sembrava infatti richiamare le gelatierie “old style”. A partire dai gelati riposti nei pozzetti cilindrici incassati nei banchi frigo, anziché nelle più comuni vasche con gelato a vista. Ma anche dall’elencazioni dei gusti che decantavano l’uso di materie di prim’ordine, come da antica tradizione dei maestri gelatai. Col tempo però le cose hanno preso una piega diversa. Vediamo dunque cosa cambia ne “Il gelato come una volta” di Grom con l’acquisizione Unilever.

Dalla gelateria alla grande distribuzione

A partire dai primi mesi del 2020, si sta assistendo ad un radicale cambio di passo. Vale a dire chiusure progressive di gelaterie da Udine a Treviso, Alessandria, Modena, Viareggio e Mestre. In compenso però i gelati sono sbarcati nei banchi frigo della grande distribuzione. Questo in concomitanza con l’acquisizione del marchio da parte della multinazionale olandese Unilever. Un’identità che quindi viene radicalmente a mutare, nonostante il successo internazionale registrato sulla prima linea di business. Non si dimentichi che Grom, col suo mantra “Il gelato come una volta”, dall’Italia è sbarcato a New York, ma anche Dubai, Malibu e Parigi e tanto altro. Ma i tempi cambiano e con essi anche i modelli di business che quindi si proiettano in avanti nel medio-lungo periodo.

Cosa cambia per i consumatori

Sul fronte consumatori, questa nuova identità di Grom significa un’estensione nella linea di produzione. Quindi non più gelati in cono o coppetta rigorosamente privi di glutine, ma confezioni più a lunga conservazione contenute in congelatori a marchio Grom. Accanto alla linea di gelati, ora sono disponibili anche ghiaccioli e sorbetti preconfezionati. La linea di prodotti poi dal banco del freddo si estende pure alla linea della cioccolata calda e dei biscotti, tutti sempre a marchio Grom. Una nuova identità dunque che spingerà gli estimatori di Grom a rifornirsi sempre più nei supermercati e nei bar.