Perchè la pizza al piatto diventa indigesta. Quale rimedio?

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Un focus per capire perchè la pizza al piatto diventa indigesta. Quale rimedio?

Sarà capitato a tutti di aver fatto “brutti incontri” in pizzeria. Eppure si era in allegra compagnia, il locale era delizioso, e la pizza consumata era pure di quelle basiche. Cioè una semplice “margherita”, fatta solo di pomodoro fresco, mozzarella e una foglia di basilico. Almeno questo era quello che stava scritto sul menù. Eppure, già a metà della pizza, si è cominciato ad avvertire qualche cosa che non procedeva nel verso giusto.

Strani gorgoglii addominali, un aumento della sete e un diffuso senso di pesantezza che ha spinto a lasciare sul piatto la restante metà della pizza. Un senso di malessere che poi è pure proseguito a casa, e che nella peggiore delle ipotesi, si è protratto addirittura per giorni. Quindi una sorta di SOS, lanciato dal nostro organismo, che merita tutta la nostra attenzione. Vediamo quindi di capire perché la pizza al piatto diventa indigesta. Quale rimedio.

Gli ingredienti

Il problema di tante delle pizze, proposte dai locali di ristorazione, ha a che fare con gli ingredienti utilizzati. Spesso infatti le farine degli impasti sono esageratamente cariche di proteine e glutine. C’è addirittura chi utilizza dosi massicce di glutine per accorciare i tempi di lievitazione. Questo fa sì che l’impasto diventi sufficientemente tonico da “reggere” bene gli ingredienti che si spalmano sopra. Ma poi lo scotto lo pagano i consumatori.

Se non è la farina a costituire un problema, occhio anche alla tipologia di “mozzarella” che viene utilizzata. Alcuni locali infatti ricorrono all’uso dei cosiddetti “siluri”, ovvero formaggi a pasta filata che, in genere, costano meno e si conservano a lungo. Ma la contropartita è che la pizza diventa così molto meno digeribile. Se a questo poi si aggiunge il senso di acidità causato dalle salse di pomodoro,  il più delle volte confezionate, il quadro è presto fatto.

La modalità di preparazione

Un quadro che potrebbe poi peggiorare ancora, a seconda delle procedure seguite nella preparazione dell’impasto. Infatti, se i tempi di lievitazione non sono sufficientemente lunghi e adeguati, gli amidi tenderanno a non scomporsi completamente. Per cui, la pizza terminerà il suo ciclo di lievitazione nella nostra pancia. Da qui tutti quei processi sgradevoli di fermentazione a cui si associano le conseguenze anzidette.

La modalità di cottura

Se a tutto questo si aggiunge anche una scarsa cottura, ecco che le problematiche lievitano. Un fenomeno questo tutt’altro che raro. Specie se si ha a che fare con locali molto frequentati e con un intenso avvicendamento di persone. Pur di tagliare sui tempi, alle volte le pizzerie un po’ più maldestre, non si fanno troppi problemi a rifilare agli avventori dischi di pizza non del tutto cotti.

Perchè la pizza al piatto diventa indigesta 

Insomma, tutto un insieme di cose che, a ben guardare, potrebbe far desistere anche i più sfegatati amanti della pizza a ordinare questo piatto. Ma una soluzione c’è: basta affidarsi a dei pizzaioli di fiducia che eseguono ogni passaggio a regola d’arte. Salvo intolleranze particolari al lattosio, glutine e amidi, questo consentirà di mettere agevolmente al riparo le nostre viscere da “incontri indesiderati”.