I nostri soldi sono a rischio senza l’uso di questo strumento

Economia italiana

La crisi economica che sta attanagliando l’Italia non è chiara solo per chi non vuole vedere. Girando per le nostre città non è difficile osservare bar, ristoranti, e varie attività commerciali chiuse. E quelle aperte con un flusso di clienti ridotto. Nelle località balneari non è difficile imbattersi in alberghi chiusi nonostante la stagione estiva sia già cominciata.

L’Italia tutta è in crisi e tutti siamo in ballo

Purtroppo i turisti stranieri languono, e senza quelli molto alberghi preferiscono non aprire. I loro costi sarebbero superiori ai ricavi. Sulla Costa Adriatica, regno dei tedeschi, molti bagni non hanno aperto. Sul lago di Garda, meta preferita di turisti del Nord Europa, questi sono una sparuta minoranza. E sulla parte sud del lago, a Desenzano e Sirmione, per esempio, sono quasi assenti.

Il settore del turismo è solo uno dei vari settori in crisi. L’automotive, altro grande volano della nostra economia è prostrato. I piazzali sono pieni di auto che resteranno invendute se non si inventa qualcosa.

L’Italia tutta è in crisi e tutti siamo in ballo in maniera diretta e indiretta. Ecco perché i nostri soldi sono a rischio senza l’uso di questo strumento: il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità.

Interventi forti di sostegno

Occorrono interventi forti di sostegno alla nostra economia, ma la sensazione è che i fondi siano già terminati. Dispersi nei mille rivoli della spesa per sussidi. Necessaria e sacrosanta, ma che non può essere la soluzione. Per il rilancio dell’economia si punta ai soldi del Recovery Fund, ma che arriveranno forse il prossimo anno.

Una economia in piena recessione, un tessuto economico-sociale in piena depressione. Una crisi profonda che quando arriveranno i soldi del Recovery Fund sarà ancora più grave se non si interviene subito. Ecco perché i nostri soldi sono a rischio senza l’uso di questo strumento: il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità.

Senza i fondi del MES l’Italia rischia di naufragare

A disposizione ci sarebbero i soldi del MES. L’ESM (European Stability Mechanism), nasce nel 2011 ed entra in vigore nel 2012 per salvare l’Euro attraverso il sostegno a Stati economicamente in difficoltà. Ecco perché viene anche comunemente chiamato Meccanismo Salvastati.

Forse non tutti sanno che l’ESM è in realtà un’organizzazione intergovernativa europea con sede in Lussemburgo. Compito del MES è dare sostegno monetario ai Paesi dell’UE che attraversano una crisi finanziaria.

Ad aprile scorso, a seguito dell’emergenza Pandemia, l’Eurogruppo ha deciso che tutte le condizioni per accedere al MES erano sospese. I fondi del MES potevano essere utilizzati incondizionatamente per fare fronte alle spese dirette e indirette legate all’emergenza sanitaria. Proposta accettata in sede di Consiglio Europeo e quindi in vigore.

Il MES si sostiene con i soldi dei Paesi dell’Eurogruppo e L’Italia è il terzo maggiore contribuente con il 17%. Se richiedessimo i fondi potremmo avere fino a 37 miliardi a tassi quasi a zero. Anzi, per un prestito a 7 anni, i tassi sarebbero negativi e si dovrebbero restituire meno soldi di quelli ottenuti.

I nostri soldi sono a rischio senza l’uso di questo strumento

Ottenere i soldi del MES ci permetterebbe di dirottare i fondi legati alla sanità verso altri progetti.  Si potrebbero impiegare fino a 37 miliardi in misure di rilancio dell’economia da subito. E’ necessario agire adesso per misure che permettano una continuità economica di migliaia di aziende, attività commerciali e professionali.

La chiusura delle aziende comporta maggiore disoccupazione, una contrazione dei consumi, e minori entrate fiscali dirette e indirette per lo Stato. Se la spesa non si contrae, il Governo dovrà trovare altre risorse per tenere in piedi la macchina statale. E quali se non quelle derivanti da una tassazione straordinaria? Ecco perché i nostri soldi sono a rischio senza l’uso di questo strumento