Compito di chi studia la Borsa è quello di stabilire in base a serie storiche le probabilità che certi fenomeni accadano.
La Borsa è, quindi, un campo di probabilità dove non possono esservi certezze.
Pertanto, qualsiasi metodo può funzionare in alcuni casi ed in altri no, e può produrre solo risultati probabili, ma mai certi.
È importante, quindi, capire sempre quanto un metodo sia vincente e con quali probabilità storiche: se non si fa questo, ci attende una grave perdita, prima o poi.
Il metodo più affidabile, sarà abbastanza preciso un gran numero di volte, ma mai tutte le volte.
Lo scopo di questo articolo è quello di trovare attraverso statistiche storiche, quando ci saranno le probabilità a favore di un investimento da cassetto.
La cosa più importante del trading non è quella di “smanettare” in continuazione: più operazioni si fanno è più alta sarà la probabilità di perdere soldi..tanti soldi.
Se osserviamo le dinamiche dei mercati azionari a primo impatto sembra davvero che essi siano mossi da qualcosa di casuale, da umori a volte indecifrabili e inspiegabili.
I mercati “per grandi numeri“ non si muovono in modo casuale, ma in essi si cela un’armonia, una ciclicità, che se capita e studiata, permette di poter effettuare investimenti quasi sempre vincenti.
PS Noi non intendiamo i cicli classici del tipo a 7/20 o 100 giorni, non li consideriamo nè attendibili, e nemmeno scientifici…e oggettivi.
Quando dalla stessa teoria, si può arrivare a conclusioni diverse, significa una sola cosa: la causa non è chiara e pertanto l’effetto nemmeno!
**Prima di entrare nel merito di quanto andremo a discutere più avanti, vogliamo farvi riflettere su alcune notizie.**
Indice Dow Jones: intervallo temporale necessario per recuperare le perdite di un investimento iniziato sui massimi di fine 1920-inizio 1930:
16 anni e due mesi.
Indice Dow Jones: intervallo temporale necessario per recuperare le perdite di un investimento iniziato sui massimi del 2000.
6 anni e otto mesi.
Indice SPMIB40: intervallo temporale necessario per recuperare le perdite di un investimento iniziato sui massimi del 2000. L’investimento iniziale non è stato ancora recuperato.
Sono trascorsi dodici anni e chissà quanti altri ne trascorreranno!
Indice Nikkey: intervallo temporale necessario per recuperare le perdite di un investimento iniziato sui massimi importanti che si sono avuti a partire dal 1989 fino al 2000. L’investimento iniziale non è stato ancora recuperato.
**Cosa arguiamo?**
Comunemente si afferma che nel lungo periodo l’investimento sui mercati azionari sia sempre vincente e remunerativo. L’assioma, quindi, è che la strategia “Buy and Hold” (B&H) sia quella migliore per gli investimenti di lungo periodo. Per persone non esperte di borsa che non padroneggiano tecnica intra-day o multi-day, che hanno, quindi, come obiettivo temporale 5-10 anni, viene sempre consigliata questa strategia.
Da quanto evidenziato in precedenza si può chiaramente dedurre che anche per investimenti da “cassettista a 5-10 o addirittura 20 anni” il timing sia molto importante.
**Quanto è lungo il medio-lungo termine ?**
In realtà, quasi mai nessuno si sofferma su un aspetto fondamentale: quanto è realmente lungo questo termine? C’è chi dice 10 anni, chi venti, chi addirittura trent’anni.
La lunghezza di questo termine deriva soltanto da un fatto: se si è investito vicino ad un minimo o ad un massimo, anche se d’altra parte non è possibile sapere “a priori” se si sta comprando su un massimo o su un minimo.
Ad esempio chi ha investito venti anni fa sul Nikkey con atteggiamento B&H, a distanza di questo tempo lunghissimo, oggi perde ancora e questo vale anche per chi ha investito nell’ anno 2000 per alcuni Indici Internazionali.
**Quando si recupereranno le perdite ?**
Qualcuno potrebbe affermare: “di sicuro nel lungo termine“! Ma noi ci chiediamo: “Quanto sarà lungo questo termine?”
A questa risposta, purtroppo potremo rispondere solo fra qualche anno, speriamo pochi anni.
Ribadiamo, quindi, un concetto espresso prima: anche quando si investe nel lungo termine, e con ottica B&H, bisogna prestare molta attenzione al timing di ingresso e di uscita.
In base a queste considerazioni, possiamo affermare che è importante avere degli strumenti semplici da utilizzare per capire quando stare sia “dentro che fuori dal mercato“.
Da queste poche notizie, vi dovrebbe essere chiaro, più chiaro che mai, che bisogna prestare molta attenzione a quello che si fa sui mercati.
**Cosa pensiamo da ora ai prossimi mesi?**
Chi ci segue sa bene, che attendevamo la fine del Bear Market o a Luglio 2012 oppure nel primo trimestre del 2013, tranne automodifiche.
I tempi forse si allungano di qualche mese, ma poi il Bull Market preventivato fino al 2017, si farà sentire, eccome si farà sentire!
Oggi, però i tempi non sono ancora maturi per l’investimento azionario di medio lungo termine.
Il 2012 è stato caratterizzato da continue fasi laterali e da continue notizie che hanno spiazzato di continuo i traders.
Il 2012 , invece. è stato un anno eccezionale per chi ha investito in Titoli di Stato ed in BTP a lunga scdenza.
Siamo stati gli unici in Italia a dire che i BTP andavano acquistati:
Questo accadeva il 29 Novembre 2011, e da quel momento molti BTP hanno guadagnato ben il 50%.
Clicca su questo Link http://www.proiezionidiborsa.com/quale.pdf
e leggi il Report scritto il 29 Novembre 2011
La nostra conclusione è la seguente: i pericoli per l’azionario non sono finiti e si soffrirà per ancora alcuni mesi.