Prima IPO del 2020 a Piazza Affari con boom di ordini d’acquisto, Gvs che ha chiuso la sua prima giornata di quotazione al Mercato Telematico Azionario con un balzo di 21,72% a 9, 92 euro per azione. La sottoscrizione delle azioni ordinarie è stata riservata a investitori istituzionali.
Chi è la nuova matricola
La società bolognese è attiva nella fornitura di soluzioni filtranti per applicazioni nei settori Healthcare & Life Sciences, Energy & Mobility e Health & Safety. Ha stabilimenti in sette Stati tra Europa, Usa, Sudamerica oltre ad uffici commerciali in Stati asiatici. Nel 2019 Gvs ha chiuso con ricavi da contratti con i clienti pari a euro 227 milioni e con un EBITDA normalizzato pari a 62 milioni di euro. Tra gennaio e marzo ha potuto contare su ricavi da contratti in aumento nel primo trimestre (del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019). L’ebitda è salito da 16 milioni del marzo 2019 a 17 milioni del 2020. Approfittando della ripresa, Gvs punta a chiudere il 2020 con ricavi intorno ai 300 milioni.
Gvs brilla al debutto a Piazza Affari
Gvs brilla al debutto a Piazza Affari. La sua è la seconda IPO in Europa per ammontare raccolto. I 570,5 milioni di euro comprendono i proventi derivanti dall’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, il flottante è pari al 40%. La capitalizzazione di mercato al prezzo di IPO è pari a 1.426 milioni di euro. Il prezzo di offerta delle azioni era stato fissato a 8,15 euro. In base al prezzo di offerta, la capitalizzazione della società alla data di ieri, avvio delle negoziazioni, era stata fissata pari a 1.426 milioni.
Boom di richieste
La domanda complessiva ha superato 6 volte l’offerta, per un totale di 3,4 miliardi di euro.
Per Gvs le richieste di sottoscrizione di azioni ordinarie sono giunte da ogni parte del mondo. Nell’ambito del collocamento istituzionale sono state assegnate 70 milioni di azioni di cui: 51 milioni vendute dall’azionista Gvs Group, 10 milioni di nuova emissione rinvenienti dall’aumento di capitale, 9 milioni sottostanti all’opzione greenshoe.