Inviare all’Agenzia delle Entrate il Modello 730/2020 a debito Irpef a pochi giorni dalla scadenza del 30 settembre ha un duplice effetto. E’ possibile ottenere meno rate per l’Irpef a debito ma attenzione che si paga di più. Quest’anno poi con il rinvio dei termini la situazione si fa ancora più intrigata. Da un lato si ottiene il rinvio dell’applicazione delle trattenute ma dall’altra si soccombe con versamenti e rate di importo maggiore. L’obbligo di versare le imposte a debito avviene entro novembre anche se si opta per il pagamento rateale.
Quando si presenta il Modello 730/2020
La nuova scadenza della trasmissione del Modello 730/2020 è del 30 settembre e nel contempo si è stravolto anche il calendario di rimborsi e addebiti Irpef. Sia per gli addebiti che per i rimborsi, il calendario varia in base alla data di invio.
Facciamo il caso di un lavoratore dipendente che invia la dichiarazione dei redditi entro l’ultimo mese utile. L’importo a debito che deve a titolo di Irpef lo vedrà trattenuto nel suo stipendio nel mese di ottobre.
Sono più fortunati i pensionati che trasmessa la dichiarazione dei redditi vedranno trattenuta l’Irpef due mesi dopo. A novembre l’Ente che eroga il trattamento pensionistico ci penserà a far trovare meno soldi sull’assegno mensile.
La pianificazione fiscale del contribuente avviene in base alla data di invio della dichiarazione dei redditi. Dobbiamo tenere presente che la data ultima per la chiusura dei pagamenti fiscali è rimasta al 30 novembre. Il vecchio calendario delle rateizzazioni resta in vita e se si vuole pagare meno al mese conviene rispettare le vecchie scadenze. Di contro far slittare, vuol dire ottenere meno rate per l’Irpef a debito ma attenzione che si paga di più. Il peso economico mensile sarà maggiore. Meglio farsi i conti subito, prima che sia troppo tardi.