Bond rischiosi o CoCo Bond: il ritorno sui mercati

CoCo Bond

L’Istat conferma le previsioni riguardanti il Pil del 2020 e del 2021. Secondo l’Istituto Italiano di Statistica, il Pil subirà un calo dell’8,3% quest’anno e nel 2021 ci sarà una crescita del 4,6%. Banca d’Italia però ha una visione leggermente più pessimista. Secondo quanto pubblicato venerdì il Pil subirà un calo del 9,2% mentre nel 2021 ci sarà una crescita del 4,8%. Durante la prima metà dell’anno c’è stata una forte riduzione di occupati superiore al 9% e gli investimenti in Italia sono calati del 12,5%. Sembrerebbe però che l’Italia si stia riprendendo ed è tornata la propensione al rischio degli investitori. Sul mercato tornano a essere scambiati i bond rischiosi o CoCo Bond.

Bond rischiosi o CoCo Bond

I Coco Bond o Covertible Contingent Bond sono uno strumento finanziario ibrido. L’acquirente può convertire l’obbligazione in azioni quando il capitale della banca emittente non rispetta più determinati parametri. La volatilità di questi strumenti finanziari è incredibile, un esempio eclatante è il titolo emesso da Unicredit (UCG) che è passato da 100 a 53 e di nuovo a 81 nel giro di due mesi. La propensione al rischio nei mercati è tornata e questi Bond potrebbero rappresentare un ottimo investimento. In questo momento pesa l’incognita della proposta di azzerare le cedole di questi strumenti. Secondo gli analisti però questo non accadrà mai, il solo mancato pagamento di una cedola potrebbe far crollare il prezzo di questi bond.

Il ritorno sul mercato europeo

Il 2020 è stato un anno molto particolare anche per i CoCo Bond. Nei primi due mesi del 2020 c’è stato un boom di emissioni, circa 3,2 e 4,6 miliardi rispettivamente a gennaio e febbraio. Il covid-19 ha completamente bloccato questo mercato per i due mesi seguenti due mesi. Infine a maggio la ripresa con la Bank of Ireland che ha emesso 625 milioni di questi Coco Bond.