Dalle valli lombarde un piatto facile ed economico: la polenta taragna. Arriva direttamente dalle valli lombarde un piatto facile ed economico: la polenta taragna, tipica della tradizione culinaria prealpina. A contendersi simpaticamente la sua origine, sono infatti bergamaschi, bresciani e valtellinesi. Se infatti giriamo per queste splendide vallate e parliamo con la gente del posto, ognuno si garantirà le sue origini. Tanto che, paese che vai e formaggio locale che viene abbinato alla ricetta originale. Senza però che il piatto ne perda in qualità. Per non scontentare alcuno, ci limitiamo a fornire la ricetta di questa polenta rustica e unica nel suo genere, in grado di allietare i nostri palati.
Gli ingredienti
Gli ingredienti della polenta taragna per circa 5 commensali:
- – Mezzo kg di farina istantanea per polenta taragna
- – 2 l d’acqua
- – 60 gr di burro
- – 2 hg di formaggio Casera, Bitto della Valtellina, Taleggio o Fontina
- – sale
La preparazione rigorosamente col paiolo in rame
Dalle valli lombarde un piatto facile ed economico: la polenta taragna, che rischia di offendersi se non viene cucinata col tradizionale paiolo in rame.
- – Mettere sul fuoco il paiolo con l’acqua e il sale
- – A parte lasciar ammorbidire il burro e il formaggio, che priveremo della crosta e taglieremo a fettine
- – A fuoco vivace unire la farina e continuare a mescolare, possibilmente con un frustino, per non formare grumi
- – Continuare a mescolare con forza fino a quando la polenta non avrà raggiunto la consistenza
- – Abbassare il fuoco, unire prima il burro e poi il formaggio
- – Frustare ancora per 2,3 minuti
- – Versarla calda in un recipiente e disporla a tavola
Come servirla e cosa abbinare
La polenta taragna ha l’abitudine di accompagnarsi a molti cibi, tra cui ci consentiamo di suggerire:
- – carne rossa ai ferri, in particolare le salsicce e le costine
- – taleggio delle vallate bergamasche i funghi
- – verdure grigliate e formaggi misti
- – tagliere di salumi
I vini che si prestano a farle compagnia sono ovviamente quelli della tradizione locale, come un Valcalepio rosso o un Franciacorta rosso Doc. Ottimo anche un Valpolicella Superiore. L’importante è accostare un vino intenso a un piatto rustico, di sana tradizione popolare!