- Una guida per individuare quali sono i professionisti a cui rivolgersi nei progetti di edilizia innovativa
“Squadra vincente non si cambia”. Una massima di vita sempre valida. Infatti una volta che si è ottenuti dei risultati vincenti con un team, perché cambiare strada? Il punto, piuttosto, è avere la lungimiranza sufficiente e necessaria per individuare le risorse giuste da far entrare in squadra. Cosa tutt’altro che facile, a sentire i CT delle squadre di calcio. Ma il mondo del lavoro è pieno di squadre che si riuniscono in vista del perseguimento di uno scopo comune.
E’ questo anche il caso dei gruppi d’individui, (le cosiddette community di cui si è parlato in altro approfondimento). Cioè, team di persone interessate a mettere insieme le forze, per far partire un progetto abitativo legato al “cohousing”. Un modello che intende conciliare privacy di zone vissute a titolo di proprietà / godimento di uso esclusivo, con altre ad uso comune e promiscuo. Una sfida che sulla carta potrebbe apparire di facile realizzazione, ma che nella realtà potrebbe dare ben più di una grana. Ed è proprio per ovviare a questo tutt’altro che trascurabile inconveniente che, negli ultimi anni, si sta assistendo a dei nuovi modi di fare squadra.
Nuove sinergie tra professionisti
Tra i primi step, messi in campo in Italia per saggiare il reale interesse delle persone per le nuove realtà condominiali in “cohousing”, la creazione di una sinergia. Vale a dire quella che si è costituita tra un’agenzia per l’innovazione sociale e un dipartimento del Politecnico di Milano. Questa unione di forze ha fatto sì che, nel giro di poco tempo, si pervenisse ad una campionatura delle manifestazioni d’interesse al “cohousing” in Italia.
In tempi ravvicinati sono poi nati siti come Cohousing.it e Cohousing Ventures, società che promuovono progetti immobiliari di coresidenza sui vari territori. Il partenariato si è poi esteso ad operatori immobiliari, tanto in forma privata e cooperativa. Questo ha fatto sì che, nel tempo, si costituisse una vera e propria comunità. Ed è a questo punto che si è compresa la necessità di certe squadre di lavoro.
Quali sono i professionisti a cui rivolgersi nei progetti di edilizia innovativa
Una volta riunito un gruppo di persone accomunate dallo stesso interesse per realtà condominiali in “cohousing”, si è capito di essere solo agli esordi. E così è nata l’idea di costituire delle vere e proprie squadre di professionisti che, oltre alla loro consulenza di tipo tecnico, svolgessero anche il ruolo di “facilitatori”. Il primo obiettivo si è rivelato quello di convogliare gli interessi delle persone.
Hanno così preso avvio dei partenariati tra architetti, avvocati e commercialisti. Tutte figure, da sempre, di cruciale importanza quando si devono prendere decisioni in ambito immobiliare. Quindi anziché prendere un professionista a caso, molto meglio rivolgersi a persone già esperte in materia. Questo è ancora di più vero in considerazione del fatto che, ad oggi, non sembra esistere alcuna normativa speciale a supporto di chi sposa i progetti in “cohousing” . Quindi, sicuramente meglio puntare su team di professionisti, con una sufficiente esperienza alle spalle.