Perché il BTP decennale costa al contribuente 2,2 miliardi in più in 10 anni

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Perché il BTP decennale costa al contribuente 2,2 miliardi in più in 10 anni? Dopo il grande successo riscosso dal BTP Italia, collocato a maggio, ieri il Ministero del Tesoro ha ottenuto un altro importante risultato.  Il MEF (Ministero Economia e Finanze), ha collocato un nuovo BTP con scadenza a 10 anni per 14 miliardi.  La notizia è che il nuovo BTP decennale ha ottenuto ordini per 108 miliardi. È stato il BTP dei record, mai vi è stata tanta richiesta su di un titolo di Stato in collocamento.

Ma è stato veramente un successo per il Governo questo collocamento?

Il grande successo del decennale nasconde una trappola

Perché ieri il BTP decennale è andata a ruba? Ovviamente per i rendimenti che offre. Il BTP scadenza 2030 offrirà una cedola fissa lorda dell’1,65% ed è stato emesso ad un prezzo di collocamento di 99,52 centesimi. Questo porta il rendimento finale del BTP decennale all’1,70% lordo annuo. Quindi lo Stato sui soldi che gli sono stati prestati con il collocamento del BTP, pagherà interessi pari all’1,7%.

Ma è stato davvero conveniente avere 14 miliardi al costo dell’1,7% annuo?

Perché il BTP decennale costa al contribuente 2,2 miliardi in più in 10 anni

Secondo uno studio pubblicato dalla Banca Centrale Europea, prendere i soldi del MES,  Meccanismo Europeo di Stabilità,  sarebbe costato molto meno. Una richiesta di prestito per 14 miliardi al MES avrebbe significato pagare un rendimento dello 0,08% all’anno, ottenendo un rimborso in 10 anni.

Quindi riassumiamo. L’Italia con l’ultima emissione di BTP decennali ha raccolto 14 miliardi che dovrà ripagare in 10 anni a un tasso lordo del 1,70%. Prendendo i soldi del MES il Tesoro avrebbe potuto ottenere fino a 36 miliardi pagando un tasso dello 0,08% annuo per i prossimi 10 anni.

Di fatto con i soldi del MES lo Stato avrebbe risparmiato interessi sul capitale dell’1,6%. Su 14 miliardi sarebbero stati 224 milioni l’anno. Ecco perché il BTP decennale costa al contribuente 2,2 miliardi in più in 10 anni.

La domanda è: perché l’Italia butta 2,2 miliardi dei soldi dei contribuenti italiani e non ricorre al MES?