Forse verranno tassate le prime case? Quella di tassare le prime case è stata la soluzione offerta dal rapporto 2020 di coordinamento sulla finanza pubblica. Esso è stato approvato dalle sezioni in sede di controllo della Corte dei conti. La necessità di ricorrere a dei rimedi è richiesta dalla situazione di una crisi mai vista prima, venutasi a creare in Italia con la pandemia. Infatti, l’economia italiana non potrà non risentirne, stimandosi un crollo del PIL che varia tra il 9% e il 13% (nel caso peggiore). A ciò aggiungasi che, nonostante le norme governative a sostegno, nel medio termine sussiste però il rischio che l’emergenza da coronavirus accentui le disuguaglianze.
Forse verranno tassate le prime case
Una delle opzioni offerte dal rapporto, propone di rivedere il sistema di finanziamento dei Comuni, prevedendo il ritorno della tassazione sulle prime case. Lo scopo, ovviamente è quello di arginare la forte riduzione del gettito locale dovuta all’emergenza sanitaria. L’imposizione immobiliare avrebbe il vantaggio di ben attagliarsi al principio del beneficio come criterio di ripartizione dei tributi. In questo modo beneficiari e finanziatori dei servizi dovrebbero coincidere. Questo tipo di relazione viene meno nel caso in cui ci sia l’esenzione dell’abitazione principale. In tal modo, la principale imposta comunale andrà a colpire quei soggetti per i quali non sussiste il beneficio dell’esenzione.
Fatturazione obbligatoria
Un’altra opzione offerta dal rapporto della Corte dei Conti 2020, è quella di rendere obbligatoria per tutti la fatturazione elettronica. Si tratterebbe di imporre detto obbligo per 1,8 milioni di soggetti. Ne deriverebbe un passaggio, per tali soggetti, del superamento della facoltatività della fatturazione elettronica. In questo modo potrebbero essere conosciuti gli scambi tra tutti gli operatori economici. Detto sistema consentirebbe, peraltro, di gestire in via informatizzata informatizzata i processi di registrazione, liquidazione e dichiarazione Iva. Quindi, ci sarebbe un controllo generalizzato su tutte le operazioni economiche che dovrebbe comportare una più diffusa ripartizione del carico fiscale.