Le ristoville: una joint venture made in Italy

ristovilla

Dopo la brusca frenata che il settore turistico e della ristorazione ha dovuto incassare, è arrivato il momento di voltare pagina. Ecco quindi le ristoville: una joint venture made in Italy.

E questa pagina ha delle tinte davvero inedite. La nuova scommessa su cui  puntano ristoratori e organizzatori eventi prende il nome di: ristovilla. Vale a dire una sorta di joint-venture  tra attività di ristorazione e location da sogno che spesso hanno pure fatto da cornice per set cinematografici.

La joint venture in pillole

Andando più nel dettaglio, la nuova sinergia d’impresa si sostanzia di un vicendevole supporto. Un asso nella manica non da poco, specie in un’epoca come questa in cui rimettersi in pista rappresenta per molti una sfida. In  questo caso la pista è quella delle ville storiche. In tale maniera i ristoratori potranno bypassare le difficoltà di riapertura dei loro locali storici. Le limitazioni di distanziamento tra persone imposte dalla legge comportano infatti drastiche riduzioni nel numero di accessi e coperti. Al contempo, anche le dimore storiche potranno riaccendere i motori con una clientela che di certo saprà apprezzare il patrimonio storico italiano.

Le ristoville: una joint venture made in Italy

Ad aggiungere sprint alla geniale idea: il patrimonio storico artistico tutto made in Italy.  Per ora il red carpet si srotola nella Capitale, passando per l’Appia Antica. Il parco archeologico dell’Appia Antica tornerà quindi a riaprire i cancelli consentendo ad estimatori dell’arte e della buona tavola un tuffo in atmosfere d’altri tempi. Iniziative queste che, al momento, sembrano circoscritte nella zona capitolina, ma a giudicare dall’incommensurabile patrimonio italiano, chissà che l’idea non venga replicata altrove. C’è già chi altrove comincia ad utilizzare il termine di nuovo conio: ristovilla.

Resta inteso che, così facendo, sarà possibile garantire a pieno le regole di distanziamento sociale, di sicurezza e igiene ancora a regime. Tutto questo sodalizio dovrebbe anche garantire un’offerta di coperti in linea con i numeri realizzati prima dell’avvento del coronavirus. Un bel messaggio per i clienti più affezionati che potranno così riprendere a gustare i piatti dei loro chef di fiducia, in atmosfere da sogno.