Compra alto e vendi basso sui mercati: perché gli investitori sbagliano sempre? E’ un grande classico, che si ripresenta ad ogni crisi. Il mercato prima cede, poi cade, poi crolla. Giornali e TV fanno titoloni, immancabilmente conditi dall’espressione “bruciati millemila miliardi” (falsissima, peraltro). I risparmiatori, come tanti lemming, o come i topi dell’immortale fiaba del Pifferaio Magico dei fratelli Grimm, si accodano al suono della musica del terrore, e vendono a più non posso. Quando torneranno sui mercati? Quando i soliti giornali e TV titoleranno “nuovo record storico delle Borse”, o frasi similari.
E’ di ogni evidenza come questo comportamento sia sciocco, stupido e dannosissimo. Eppure è quello che fa la quasi totalità dei risparmiatori. Il motivo? Perché il “compra basso e vendi alto” è dannatamente veritiero?
Come mai si sbaglia sempre?
Gli investitori, i risparmiatori, sono uomini. Come tali, sono soggetti a fenomeni psicologici ben noti, e non solo agli esperti. Uno dei più caratteristici, in ambito finanziario, è la sensibilità alle notizie negative e la quasi indifferenza a quelle positive. E non solo in quello finanziario… Accoppiate questo con il “fenomeno del gregge”, cioè il comportamento di massa, e la ricetta per i disastri sui mercati è servita. Pensateci bene. State cercando notizie finanziarie. il vostro scopo è di sapere qualcosa sul titolo XXX.
Leggete per prima cosa i titoli, ovviamente, per cercare ciò che più vi interessa. Incappate in uno che dice “Un titolo che è stato ipervenduto, da evitare assolutamente”. Provate a dirvi che non andrete a leggerlo. Certo che lo farete! Il motivo? Perché voi VOLETE sapere quale sia questo titolo. Perché magari è proprio quello sul quale stavate cercando informazioni. E se anche non lo fosse, in ogni caso siete a conoscenza del nome di quel titolo, e lo scanserete, giustamente, come la peste.
Poi leggete un altro titolo, che invece dice “Un titolo in gran spolvero, sul quale investire per guadagni superiori al 30%”.
Scommettiamo che sarete titubanti nell’aprilo? Perché? Perché non riporta il nome del titolo che cercate. Ma voi siete più smart del resto del gregge, e lo aprite lo stesso. All’interno, però, non trovate il nome dell’articolo che cercate, anche se lo leggete tutto (complimenti, fate quello che non fa quasi nessuno). Come giudicherete le informazioni che avete avuto? Inutili, perché non parlavano del titolo che cercavate. Facciamo un passo in avanti. Il prossimo titolo dice “ Grandi notizie dai conti di XXX. Il titolo ruggisce in Borsa”. Sapete quale sarà la vostra prima reazione? “Cavolo, potevo saperlo prima??? L’avrei comprato!”. E la seconda? Non leggere l’articolo in questione. Perché il titolo nel nome non è quello che cercate, e quindi è inutile leggerlo.
Compra alto e vendi basso sui mercati: perché gli investitori sbagliano sempre?
Un ultimo esempio. “Nuovo record negativo per Borsa Italiana. Bruciati ieri xxx miliardi di euro. Panic selling a Piazza Affari”. Sicuramente aprirete l’articolo perché, morbosamente, volete sapere cosa sia successo di negativo. Volete sapere perché il mercato sia crollato. Volete sapere se dovete vendere anche voi. Perché il mercato crolla! Al contrario, quando le cose andranno bene, sarete resti ad investire.
E lo sarete perché penserete che tanto il mercato è già salito, ed aspettate che ridiscenda, per comprare. E non lo farà o, se lo farà, voi non comprerete, perché non sarà mai basso abbastanza per voi. Ma, ad un certo punto, capitolate. Comprate. La TV, dopotutto, ha appena detto che “Nuovi record storici per la Borsa di Milano, in scia alle altre borse europee.” E, probabilmente, dopo un paio di giorni, i titoli crolleranno.
Succede. Spesso. Fidatevi.
“Fear sells”, dice un popolare detto del mercato pubblicitario e giornalistico americano. ovverosia, “la paura vende”. Fa parte delle caratteristiche psicologiche umane essere attratti da ciò che non va bene ed evitare, istintivamente, le cose che vanno bene. Questo perché il “bene” è la normalità, mentre la negatività non lo è. Pensateci. Quando incontrate una persona per la strada e vi salutate, se entrambi vi dite che va tutto bene, il saluto è frettoloso, anzi, non vi fermate nemmeno. Ma se uno dei due dice qualcosa, anche di insulso, tipo “…insomma, ho un piccolo problema di stomaco”, vi fermate e parlate.
La notizia negativa è una notizia. Che vada tutto bene è una non-notizia, è la norma. E sui mercati accade esattamente lo stesso.
Se prima non sapevate tutto questo, adesso lo sapete. Non siate il gregge. Non siate i topi dietro il Pifferaio Magico.