Cosa mettere o togliere dai propri investimenti? 

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Come da previsioni, maggio si conferma come un mese in cui la volatilità è ancora alta. Ancora di più se, come sta accadendo in questo periodo, c’è da pensare a fattori molto complessi come i colloqui Usa-Cina e i dati macro contrastanti. Per quanto riguarda il portafoglio titoli, cosa mettere o togliere dai propri investimenti? 

Cosa comprare a Piazza Affari

Un esempio della volatilità registrata sulle Borse arriva proprio da Piazza Affari. Infatti quando mancano una ventina di minuti alle 14 il Ftse Mib scendeva dello 0,09% dopo aver aperto con oltre l’1,5% in territorio positivo. Partendo da questo presupposto, Cosa comprare a Piazza Affari? Alcuni rating interessanti arrivano da Banca Imi che consiglia di comprare, tra gli altri, Banca Mediolanum (target price fissato a 6,30 euro), Leonardo (MIL:LDO) (obiettivo di 9 euro), Piaggio (t.p 2,40 euro), RCS Mediagroup (1,20 euro). Tutti con un buy, mentre si spinge verso un rating add per Banca Generali con prezzo obiettivo di 24,60 euro e Buzzi Unicem a 21,40 euro.

Cosa mettere o togliere dai propri investimenti  a Wall Street?

Volatilità anche dall’altra parte dell’oceano con Wall Street che, dalle prime battute, già vede una flessione dopo i primi segni di entusiasmo sui futures. Chi invece opera sulla piazza di scambio statunitense, si chiede, a proposito del proprio portafoglio titoli, cosa mettere (o togliere) dai propri investimenti. Ebbene la risposta, anche in questo caso, arriva da i vari rating degli esperti. Nomura/Instinet ad esempio, conferma il neutral su General Motors Co. anche se preferisce tagliare il target a $ 23 da $ 36. Brutte notizie per Monster Beverage Corp. declassato a Neutral dal precedente Buy dagli esperti di Citigroup. Bene Nvidia Corp. che vede confermato il suo Buy in casa Needham con target persino aumentato a $ 360 da $ 270.

Gli eventi più importanti nel calendario economico

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Il dato clou della giornata riguarda l’Italia con la sua produzione industriale di marzo. Come prevedibile il risultato è stato disastroso a causa del lockdown dettato dal coronavirus. Ciò che invece risulta drammatico è il fatto che il saldo effettivo si è rivelato anche peggiore delle attese. Contro previsioni che parlavano di un risultato a -20,7% (a/a) e -20% (m/m), il dato macro si è fermato a -29,3% e -28,4%. Per domani, invece, l’attesa si focalizzerà sui prezzi al consumo e alla produzione di aprile della Cina. Anche gli Usa saranno in lista con lo stesso dato riferito allo stesso periodo.