Borsa e mercati finanziari: domineranno i rialzisti o i ribassisti?

Sale o scende Piazza Affari? È la domanda che migliaia di investitori si stanno ponendo da giorni, nella speranza di decifrare il trend prossimo futuro e (che è poi il vero sogno di tutti) cavalcarlo. La domanda ci poniamo è dunque: Borsa e mercati finanziari: domineranno i rialzisti o i ribassisti? Procediamo con ordine.

Da gennaio ad oggi

Come si sono comportati i mercati finora? Fondamentalmente il 1° trimestre 2020 è stato terribile e divisibile in 2 fasi. Dopo una “melina” nei primi due mesi compresa tra i 23.150 e i 25.500 punti circa, Piazza Affari, come il resto delle Borse mondiali, è andata giù pesante. Il minimo è stato toccato a metà marzo a 14.130 punti e il trimestre (31.03.2020) si è chiuso a 17.045 punti circa. Il “saldo”? Il peggior trimestre di sempre. Da allora si è poi sviluppata una piccola trading range che i più cercano costantemente di decifrare. E di rispondere al quesito: in quale direzione sarà rotta? Chi “dominerà” la sfida, rialzisti o ribassisti?

Borsa e mercati: le ragioni dei rialzisti e dei ribassisti

Come sempre sul mercato ogni singolo operatore ha la sua vision che, a priori, tutti considerano come “la” chiave di lettura del mercato.

Chi nutre speranze rialziste, ripone il grosso delle sue speranze su questi fronti: A) la speranza che il picco della pandemia sia alle spalle, anche confortati dalle riaperture generalizzate delle attività, man mano che passano i giorni. B) La messa in campo di straordinarie misure di politica monetaria e fiscale per tenere a galla l’economia, e non farla ulteriormente sprofondare. C) L’arma spuntata dello short selling per quanto riguarda il nostro mercato.

I ribassisti pongono invece l’attenzione su altri aspetti: A) l’esplosione dei debiti pubblici, e quindi la loro sostenibilità. B) Il peggioramento dei fondamentali dell’economia, confermati anche dalle pessime trimestrali in arrivo. C) I problemi di solvibilità e liquidità che da qui in poi ammanterà l’economia reale fatta di milioni di aziende e semplici cittadini.

Chi la spunterà?

Esposti i punti di vista degli uni e degli altri, siamo quindi in grado di sciogliere il dilemma. Ovvero in Borsa e mercati finanziari: domineranno i rialzisti o i ribassisti? Semplice, sarà il mercato come sempre a dare e a dire l’ultima parola. Impossibile per chiunque sostituirsi al suo volere e provare a predire il futuro. Quindi, si domanda il piccolo investitore, occorre indossare i panni della “rassegnazione”? Assolutamente no. L’attuale fase da “trading range” può essere sfruttata per mettere in campo tutta una serie di strategie che da qui a tot anni potrebbero portare grandi benefici. Vediamone alcune.

Strategie

Diversificazione delle opportunità di rischio. Questa era, è e sarà sempre la regola madre per chiunque. Tanto per asset scelti che per ripartizione geografica. In merito alle azioni, ad esempio, sarebbe saggio guarda di più ai titoli ciclici di qualità che rispecchino realtà (di bilancio) aziendali sane e pronte a sfruttare la ripartenza.

Prudenza, che si può tradurre con l’imperativo di non dare mai del “tu disinvolto” al mercato. La crisi economica non è affatto archiviata e da qui ai mesi a venire tutto può sempre e ancora succedere. Quindi sarebbe saggio gestire la liquidità in modo dinamico. Come? Ad esempio conservando adeguati cuscinetti di liquidità per sfruttare eventuali ottimi punti d’ingresso sul mercato.

Avere una vision di medio periodo. Data la volatilità degli ultimi periodi, i mordi e fuggi si prestano meglio per esperti e addetti ai lavori. Più saggio indossare quindi i panni del buon padre di famiglia e avere (per i fai da te) un approccio a step e di tipo dinamico, come solo i PAC riescono a garantire.