Utili e fatturati delle società quotate in Borsa: trimestre da profondo rosso

Piazza Affari

Archiviato il 1° trimestre del nuovo anno, le aziende fanno la conta dei danni. Tanti, a stare ai primi numeri che alla spicciolata stanno venendo fuori dai comunicati societari. Era prevedibile? Sì. Covid-19 e la recessione economica che ha portato in dote con sé non poteva non lasciare strascichi pesanti. Vediamo quindi utili e fatturati delle società quotate in Borsa: trimestre da profondo rosso a stare ai primi comunicati aziendali.

UniCredit, €2,71 mld di perdita nel trimestre

Dopo il profit warning di qualche giorno fa, UniCredit (MIL:UCG) ha comunicato di aver chiuso il 1° trimestre 2020 con una perdita di € 2,71 mld. Ben 1 miliardo in più rispetto alle attese degli analisti, che si aspettavano un rosso di €1,7 mld. I comunicati societari parlano di “zavorre” non operative ma comunque in linea con la guidance. Di che in particolare? Meno €1,3 mld di costi di integrazione in Italia; transazioni relative a Yapi (€1,7 mld); cessioni immobiliari (+€0,5 mld).

Fca, 1° trimestre 2020 …rosso

Col lockdown imperante nel bimestre marzo-aprile e quindi tutti a casa, non poteva essere diversamente. Fca (MIL:FCA), che aveva già ritirato la guidance 2020, ha contabilizzato una perdita di periodo di €1,7 mld (ovvero €0,5 mld la perdita netta adusted). Non appena le nebbie post Covid-19 saranno diradate fornirà una nuova vision (ovvero: guidance) per il resto dell’esercizio a venire. Ma su tutto il cda ci ha tenuto a precisare che il dossier “fusione con Psa” non è affatto tramontato.

Cnh e un trimestre …da dimenticare

Sempre restando a Torino, ma stavolta sponda Cnh Industrial (MIL:CNHI), si contano perdite per $54 mln rispetto all’utile di $264 del 1° trimestre 2019. Anche qui l’impatto negativo su utili e fatturato è strettamente legato alle conseguenze da crisi economic Covid-19. Per il resto dell’anno non viene rilasciata dal cda alcuna guidance, almeno finquando pervarrà il clima d’incertezza. L’unica certezza sembra quella legata al fatto che si attendono tempi spostati in avanti per quel che concerne lo spin-off dei camion e bus Iveco e dei motori Fpt. Il progetto non è accantonato, ma di certo sarà rallentato nelle dinamiche (almeno per il futuro immediato).

L’investitore e i mercati: che fare?

Tale breve rassegna di utili e fatturati delle società quotate in Borsa: trimestre da profondo rosso, potrebbero, ragionevolmente, gettare nello sconforto il piccolo risparmiatore. Che fare? Vendere, comprare, cambiare, aspettare, abbandonare? Ovviamente non esiste una risposta univoca per tutti i profili, per tutti i tempi e le esigenze. Per l’investitore saggio, razionale e consapevole un ottimo punto di partenza passa dall’apprendere quanto qui contenuto. Per chi invece nutre una radicata, profonda avversione e/o diffidenza ai mercati, il solo suggerimento si può dare è quello di abbandonare anche la sola idea. Nel mezzo c’è poi il mare magnum di chi cerca forme di protezione del risparmio coniugate – e graduate – da diversi gradi investimento. Come operare? Per chi non è avvezzo e/o consapevole nel “fai da te” la migliore soluzione passa per l’interpello del proprio consulente di fiducia.