Grazie alle misure adottate sin dai primi giorni dell’epidemia in Italia, UniCredit è riuscita a resistere alla furia distruttiva del Coronavirus. La banca è rimasta operativa in tutte le regioni geografiche, adottando misure incisive a protezione e supporto dei dipendenti e dei propri clienti.
Il primo trimestre 2020 ha presentato conti positivi grazie ancora una volta all’impatto del piano strategico Transform 2019 su tutto il business. Gli effetti del Covid-19 si sono iniziati a sentire solo a partire dal mese di marzo. Da segnalare che nei primi due mesi dell’anno l’istituto ha registrato una performance commerciale molto forte. Stabile il margine di interesse mentre le commissioni hanno registrato un incremento del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente. Robusta la posizione patrimoniale, con un significativo aumento del CET1 MDA buffer a 436 punti base nel trimestre, ben al di sopra del target di 200-250 punti base. Non ci sono problemi di liquidità: la banca dispone di un’ampissima posizione di liquidità, pari al 143 per cento alla fine del 1° trimestre 2020.
Unicredit resiste alla pandemia. Utile netto del 1° trimestre in linea con le Guidance
Unicredit (MIL:UCG) ha archiviato i primi tre mesi del 2020 con un utile netto impattato da poste non operative in linea con le Guidance. Si tratta principalmente di costi di integrazione in Italia (-1,3 mld di euro), transazioni relative a Yapi (-1,7 mld di euro) e cessioni immobiliari (+0,5 mld di euro).
L’utile netto contabile è risultato negativo per 2.706 milioni di euro. Negativo anche l’utile netto sottostante includendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti, pari a -58 milioni di euro.
Anticipato l’aggiornamento per il 2° trimestre 2020
L’Amministratore Delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, sottolinea che a causa dell’esteso lockdown, la banca ha deciso di anticipare il periodico aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9 per il secondo trimestre. Annunciate 902 milioni di euro addizionali di rettifiche su crediti. Le stime per il costo del rischio si attestano nel range 100-120 punti base nell’esercizio 2020.
Segnale che Unicredit resiste alla pandemia e Mustier ha tutte le armi per affrontare il Covid-19. Molte, infatti, le frecce all’arco di Unicredit per contrastare la pandemia, grazie soprattutto al modello di business focalizzato.
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