Come altre patologie anche il tumore può provocare una condizione di invalidità tale da compromettere lo stile di vita del paziente e richiedere aiuti esterni. Accade di frequente che il malato oncologico necessiti di cure e assistenza che presuppongono costi assai levati. Cure farmacologiche, visite specialistiche ed esami specifici richiedono una considerevole disponibilità economica. Il paziente con patologia oncologica può tuttavia avvalersi di una serie di misure assistenziali e previdenziali a sostegno della propria condizione di inabilità.
Risulta fondamentale la conoscenza dei diritti di cui gode il paziente oncologico perché si possano ricevere indicazioni su come richiedere l’invalidità per tumore. Col supporto dei familiari, l’assistito può garantirsi l’accesso a benefici di natura economica e assistenziale previo riconoscimento della situazione invalidante in cui versa.
A tal fine occorre consultare le tabelle ministeriali che il contribuente può reperire dal Decreto Ministeriale Sanità 5/2/1992 per verificare il possesso dei requisiti necessari. Il riconoscimento dell’invalidità civile avviene limitatamente alla gravità della compromissione conseguente alla malattia oncologica e il Decreto riconosce tre percentuali di inabilità.
Come richiedere l’invalidità per tumore
Il malato di cancro può richiedere il riconoscimento dell’inabilità all’Inps e spetta al medico curante o all’oncologo trasmettere la richiesta. Per via telematica dovrà giungere all’Inps il certificato medico digitale in cui figura la patologia oncologica e le condizioni di salute del paziente. A distanza di trenta giorni dall’invio del suddetto certificato, il richiedente dovrà compilare e inoltrare la domanda di invalidità civile
Dopo 15 giorni dall’invio della domanda una Commissione medica della ASL convoca il paziente oncologico per verificare l’effettiva condizione invalidante del richiedente. La procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile è molto rapida perché così ha stabilito la Legge 80/2006, intervenendo a favore delle patologie oncologiche.
La visita della Commissione medica presuppone che il paziente si rechi personalmente alla Asl. Qualora le condizioni fisiche non consentano all’assistito di spostarsi dall’abitazione e dal centro ospedaliero di ricovero occorre produrre una certificazione che attesti ciò. Dinanzi a simili evenienze sarà la Commissione sanitaria a raggiungere il paziente per effettuare la visita di accertamento.