I soldi che ci vogliono per evitare di aumentare l’indebitamento tra 90 giorni

bankitalia

Taglia e taglia alla fine non si possono fare miracoli per ridurre i costi. In questi mesi di lockdown le imprese lungimiranti hanno dato uno sguardo ai propri bilanci per vedere dove mettere mano per ridurre. Purtroppo la situazione è catastrofica. C’è il serio rischio di non avere liquidità. I soldi che ci vogliono per evitare di aumentare l’indebitamento tra 90 giorni sono tanti. Banca d’Italia fa il quadro della situazione: entro fine luglio il fabbisogno di liquidità delle imprese è di 50 miliardi di euro.

Rapporto sulla stabilità finanziaria

Andando a leggere nello specifico del  Rapporto sulla stabilità finanziaria del 2020, la Banca d’Italia ritiene che il 90% può essere coperto con le attuali misure messe in campo dal Governo. Il problema però è temporale. Ad oggi di tutti questi soldi promessi se ne sono visti ben pochi. La burocrazia è un ostacolo insormontabile in Italia. Non per fare paragoni, ma in altri Stati le cose sono andate diversamente.

Ricorso al credito

Gli imprenditori sono alla canna del gas, ricorrere al credito è l’unica scappatoia visto il calo delle entrate sempre più esigue. Con la congiuntura negativa che si prolungherà per altri mesi, sarà davvero insostenibile fare impresa e l’unica strada sarà l’insolvenza per le imprese che saranno costrette ad aumentare eccessivamente il debito senza aver recuperato il fatturato perso. Di questo passo si va verso una acuta e prolungata recessione. A rendersene conto è la stessa Banca d’Italia.

Microsimulazione per capire meglio

La vulnerabilità finanziaria delle imprese preoccupa, un calo del mol nominale del 5% fa in modo che il debito delle imprese sale tra l’1% e 1,3% per fine anno. Imboccando questa strada si ritorna alla difficoltà di rimborso dei prestiti del 2008. Un passo indietro di 12 anni che non possiamo permetterci.

Le stime Bankitalia

Una riduzione del Pil dell’1% produce un aumento del flusso di crediti deteriorati dalle imprese dello 0,2%. Questo raffronto non tiene presente gli effetti dei provvedimenti del Governo a favore delle imprese. Bisogna darsi una mossa nelle stanze del Palazzo. Se anche Banca d’Italia sollecita misure immediate fa presagire la necessità dei  soldi che ci vogliono per evitare di aumentare l’indebitamento tra 90 giorni.