È uno dei “mantra” quotidiani soprattutto degli sportivi, mangiare senza che il cibo sia una condanna. Le diete di oggi non sono quelle di 20 anni fa. Sono addirittura nate le facoltà universitarie quali Scienze dell’alimentazione per studiare ciò che è bene portare a tavola. Fare sport oggi, dilettantistico, professionistico o amatoriale, consente di mangiare in maniera sana pur concedendoci qualche strappo alla regola. Valgono tuttavia le regole ferree: niente cibo spazzatura, poco alcol e grassi, niente fritti e salse unte, tanta frutta e verdura. Ma siamo italiani e possiamo anche scegliere 7 primi piatti senza rinunciare al piacere della tavola, ma assumendo vitamine.
Primi genuini a base di verdure fresche
Si può mangiare pasta e non correre alla bilancia, seguendo particolare attenzione alla quantità della porzione, alla cottura, al tipo di pasta, al condimento e a ciò che beviamo assieme. Ovviamente un piatto di pasta attorno ai 100 grammi può saziare una persona dalla corporatura e dal peso medio, con un impiego tradizionale. Per un minatore di 120 kg di massa muscolare occorrerà ben di più. Se non si riesce a rinunciare alla pasta classica di farina 0/00 la prima alternativa light è quella integrale.
La pasta
Grazie ai ritrovati della tecnica, la pasta oggi non è più quella che sa di fieno di 30 anni or sono. Attenzione alla cottura: la pasta al dente è più digeribile e viene assimilata prima di quella scotta, che indispone invece l’intestino. Tolta la pasta in bianco, con olio e grana o parmigiano, maggior esponente della leggerezza, attenzione ai condimenti, che possono risultare il vero ago della bilancia della situazione.
Infine, fondamentale anche cosa si beve assieme. Posto che il metabolismo funziona meglio se si beve lontano dai pasti, si rischia di rovinare lo sforzo del piatto di pasta ad hoc con bibite gassate e piene di coloranti, birre e alcol. Un bicchiere di vino rosso, bianco anche va bene, se presente il pesce. Tè verde, acqua naturale o 25 cl di birra bionda tradizionale sono il giusto abbinamento per scegliere 7 primi piatti senza rinunciare al piacere della tavola ma assumendo vitamine.
Quali piatti abbiamo scelto?
Spaghetti al pomodoro verace: La Build, autorevole, forse, giornale tedesco, qualche anno fa, denigrando il nostro paese, mise in primo piano della pagina il classico piatto di pasta al pomodoro. Grazie alla vitamina A e al betacarotene, i pomodori rinforzano il cuore, mantengono giovane la pelle e aiutano la vista.
Rigatoni con i peperoni: ricchi di fibre, potassio e betacarotene, i peperoni, con pochissime calorie e tante vitamine, hanno effetto diuretico, lassativo e depurativo. Consigliati soprattutto d’estate per la loro ricchezza d’acqua.
Orecchiette alle cime di rapa: orgoglio della tradizione pugliese, le cime di rapa sono antiossidanti, depurative e detossificanti. Sono ricche di flavonoidi, vitamine, sali minerali, ma anche omega3 e proteine.
Pasta e ceci alla napoletana: i ceci, così come tutti i legumi sono preziosi alleati nella lotta al colesterolo e al diabete. Una porzione al giorno contribuisce a diminuire sensibilmente il rischio di ictus e infarto, grazie alla concentrazione di magnesio, fibre e folato
Farfalle col cavolfiore o broccolo: tra le verdure che possono sostituirsi alle medicine, cavoli e broccoli, ricchi di vitamina A, fosforo e vitamina C hanno tante virtù benefiche. Rafforzano le attività cerebrali, aiutano il sistema immunitario a creare e mantenere le difese, prevengono le malattie della vista.
Penne alle zucchine: ricche di acqua, potassio e folati, sono particolarmente indicate alle donne in gravidanza, ma anche a chi soffre di pressione alta e difficoltà di diuresi. Sono altamente digeribili anche agli anziani e ai bimbi.
Orecchiette con la verza: poco sodio, tanto potassio e molta vitamina E e C fanno della verza il bastione della lotta alle infezioni intestinali, stimolando un corretto metabolismo. Il calcio presente fa bene alle ossa.
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