Coronavirus, 200mila contagi, Sante Messe all’aperto, congiunti e Fase-2: quadriamo il cerchio?

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 Lungi dalla pretesa di voler essere esaustivi, affrontiamo il tema coronavirus, 200mila contagi, Sante Messe all’aperto, congiunti e Fase-2: quadriamo il cerchio.

…”congiunto” a chi?!?

Lentamente ci si avvia nel vivo della Fase-2  sia pure tra mille distinguo e un fiume di ordinanze che a starci dietro si fa fatica. Anche per gli addetti ai lavori. I problemi sono due: 1) è una situazione unica nel suo genere e mai vissuta prima; 2) è impossibile disciplinare tramite leggi la vita umana. Un esempio? Sulla visita ai congiunti sui social si è scatenato il “di tutto di più”, tra gag, vignette e dilemmi seri vari. Può un amante decennale essere “meno importante” di un nostro cugino con cui ci abbiamo litigato di brutto e che non vorremmo incontrare neanche sotto tortura?

La domanda è retorica, ovviamente. Ma altrettanto legittima e comprensibile è la difficoltà del legislatore: come fare a tradurre in legge una norma banale-banale che risponde allo slogan di “buon senso”? È oggettivamente impossibile. Altro esempio: dopo 2 mesi di “astinenza” gli appassionati di footing e jogging avevano la possibilità di riprendere quest’hobby, sia pure solo in certe fasce orarie. Bene, dopo 2 giorni dalla riapertura girano sui social video che riprendono il lungomare di Napoli pieni zeppi di gente manco fosse in corso la sagra dell’anno. E che ha “costretto” il Governatore De Luca ha fare l’ennesima ordinanza: tutti a casa. Chi è causa dei suoi mali …

200mila contagi

Intanto la triste contabilità dei contagiati raggiunge le 200mila unità in Italia, compensati dal calo dei nuovi malati e l’aumento dei guariti. Ma i dati della Protezione civile evidenziano anche un ritorno all’aumento dei decessi giornalieri (382 di ieri contro i 333 di 2 giorni fa). Ecco perché s’insiste a un ritorno solo di tipo graduale alla normalità: un ritorno tout court, totale, avrebbe messo il sistema sanitario ko. Stimato, secondo gli esperti, in un possibile rischio di 151 mila ricoveri in terapia intensiva. Ovvero uno sforamento monstre del numero di posti letto di quei reparti e attualmente disponibili a livello nazionale.

Sante Messe all’aperto dall’11 maggio?

Gli squarci sembrano aprirsi anche sul fronte delle manifestazioni liturgiche. Sembra infatti che a partire da lunedì 11 maggio potrebbero ripartire le celebrazioni ma solo all’aperto. Su questo punto si discute infatti al Governo, in attesa di una quadra anche in materia, anche sotto la spinta della bella stagione ormai alle porte. Anche per venire incontro ai tanti praticanti che attendono appunto il ritorno alla santificazione della domenica (e non solo).

Allarme Pam: in Africa 43 milioni di persone a rischio fame

Il Covid-19 ha fatto passare in second’ordine altri drammi, che a tratti possiamo dire ci eravamo dimenticati. Esempi: i gommoni della disperazione nel Mediterraneo o più in generale la situazione in Africa (qui ad oggi si contano 1.500 decessi per coronavirus; dati Onu). A quest’ultimo riguardo il Pam, Programma Alimentare Mondiale e braccio operativo Onu sull’emergenza alimentare, ha lanciato il suo grido d’allarme. Ovvero il rischio di avere a stretto giro 43milioni di africani a concreto rischio fame per via del Covid-19. La cosa non ci “riguarda”? Falsissimo, per mille motivi: ogni vita umana è sacra e merita aiuto; noi ad esempio “pretendiamo” sostegno finanziario dall’UE; l’emigrazione economica sul Mediterraneo è anche figlia della fame.

Seguiremo come sempre gli sviluppi coronavirus, 200mila contagi, Sante Messe all’aperto, congiunti e Fase-2: quadriamo il cerchio. Certi che la parola fine è tutt’altro che dietro l’angolo. Purtroppo.