Non sono molte le aziende del settore salute quotate in Borsa Italiana, ma parecchie di essere sono di primo piano. Titoli azionari come Amplifon, Diasorin, Pierrel e Recordati fanno parte di questo settore. Amplifon e Pierrel sono anche conosciute dal grande pubblico a causa della pubblicità, televisiva e non, dei propri prodotti. Diasorin è sotto lo spotlight per le sue ricerche nel campo biomedico, anche per il nuovo Coronavirus. La Recordati è una primaria industria farmaceutica, creatrice di farmaci come l’Antispasmina Colica e la Simpamina, che tutti noi Gen X abbiamo conosciuto. Ma ce ne sono anche altre, nella fattispecie Garofalo Health Care, Gpi e Molmed.
GHC è la prima ed unica realtà privata sanitaria italiana ad essere quotata sul MTA. Opera attraverso 24 strutture di eccellenza, situate in 7 regioni italiane. Il Gruppo GPI, con oltre 1.900 clienti pubblici e privati, è il partner di riferimento in Italia per le tecnologie e i servizi dedicati alla Sanità, al Sociale e alla Pubblica Amministrazione. MolMed è un’azienda biotecnologica focalizzata su ricerca, sviluppo, produzione e validazione clinica di terapie geniche e cellulari per la cura del cancro e malattie rare. Insomma, poche aziende, ma decisamente buone. Ce n’è più che a sufficienza per pensare se investire in Borsa Italiana sul settore più importante durante la crisi: la salute.
Investire in Borsa Italiana sul settore più importante durante la crisi: la salute
I recenti crolli del mercato, ed i parziali recuperi a cui è stato soggetto, soprattutto in Italia, impongono cautela. Se è vero che nel resto del mondo le Borse stanno, seppur faticosamente, cercando di recuperare quanto perso negli sconsiderati crolli di febbraio e marzo, da noi le cose sono un po’ diverse. Da noi si sconta l’endemica debolezza della Nazione e dei suoi mercati. Borsa Italiana è infatti infarcita di banche, che vengono sistematicamente vendute quando le cose non vanno bene. Ma ci sono anche svariate assicurazioni, che seguono la stessa strada delle precedenti, perché spesso legate a loro anche come prodotti offerti. Il rimanente è industria a vari livelli, che in questo momento non è certo al top, visto il lockdown e la mancata produttività.
Ma il mercato dei titoli azionari nostrano offre anche delle perle nascoste, a volte completamente scansate dagli investitori. Uno dei settori in questione è proprio quello che, in questo momento storico, è certamente più importante. Ovviamente stiamo parlando della salute.
Volete una riprova? Guardate il grafico più sotto.
La linea rossa è il Ftse Mib , il principale indice di Borsa Italiana. Quella scura il Ftse Mib Salute, il sottosettore composto dai titoli azionari di cui abbiamo parlato poc’anzi. La differenza di prestazione è ben visibile. E vi assicuriamo che anche negli altri lassi di tempo la situazione non cambia. Anzi, diventa sempre più ampio il divario. Del resto, il grafico proviene dal sito di Borsa Italiana. potete verificare voi stessi.
Perché vale la pena, anche oggi, investire sul settore più importante durante questa crisi, cioè la salute? Una su tutte: la salute non fa parte di quei settori che sono sempre e comunque nell’occhio del ciclone. Un altro, invece, è la decorrelazione. Il settore non è molto correlato con gli altri, anzi. Quest’ultimo fatto costituisce un’ottima possibilità di diversificazione per un portafoglio, perché apporta un grosso beneficio alla riduzione del rischio.