I 3 migliori titoli azionari della settimana e i 3 peggiori

investire in Borsa

Di seguito analizzeremo i 3 migliori titoli azionari della settimana e i 3 peggiori, rispetto alle performance fatte. Le 3 azioni che hanno fatto meglio perché potrebbero continuare a correre. Le 3 azioni peggiori perché potrebbero rimbalzare. L’obiettivo è accendere un faro sui titoli che più si sono mossi nella settimana.

I migliori alla  Borsa di Milano

I 3 migliori titoli azionari della settimana e i 3 peggiori, sono stati Isagro, Triboo e Poligrafici Editoriali, per i positivi. Mentre Tesmec, Bper Banca e Aquafil sono stati i peggiori. Analizziamo i migliori.

Isagro (MIL:ISG). In 4 giorni (lunedì la Borsa è rimasta chiusa), ha guadagnato il 28%. Una media del 7% al giorno. Nelle ultime sedute si è assistito a un boom dei volumi. Il massimo di giovedì a 1,115 euro rappresenta una resistenza, oltre la quale i prezzi potranno spingersi fino in area 1,2 e poi 1,3 euro.

Triboo. Ha guadagnato il 27% in una settimana. L’azione, che avevamo segnalato in un precedente articolo, venerdì è letteralmente decollata, con volumi esplosivi. E’ tornata sui massimi pre-crisi. Il superamento di 1,65 euro può spingere i prezzi verso i 2 euro.

Poligrafici.  Ha guadagnato il 26% in una settimana. Il titolo azionario è esploso nell’ultima seduta con volumi in crescita, chiudendo sui massimi di giornata a 0,148. Oltre questo livello non ha più ostacoli per tornare a 0,18 euro, livello pre-crisi

Le 3 peggiori azioni della settimana a Piazza Affari

Dopo una forte caduta potrebbe esserci un rimbalzo. Su questa logica andiamo ad analizzare i titoli che si sono comportati peggio.

Tesmec. Ha perduto il 20% in 4 giorni, una media del 5% a seduta, con volumi esplosi nelle ultime due sedute. Solo con il superamento di 0,27 euro il titolo può tentare un ritorno a 0,32, massimo segnato il 14 aprile.

Bper Banca. In una settimana l’azione ha ceduto quasi il 15%. I prezzi hanno segnato un minimo il 12 marzo a 2,07 poi hanno reagito tornado a 3,14 euro. E a questo punto hanno invertito di nuovo per tornare ai livelli attuali a 2,23 euro. Siamo sui minimi storici. Ci si può attendere una reazione.

Aquafil. Il titolo ha perduto il 14% in una settimana. A 3,6 euro ha un ostacolo che deve superare se vuole tornare ai livelli pre-crisi in area 6,5 euro. Venerdì ha chiuso a 2,9 euro.