Questa settimana di Piazza Affari inizia e conferma una nostra idea operativa già indicata più volte nei giorni scorsi. Qual è? Intesa Sanpaolo e Unicredit, titoli azionari da evitare: pronto un nuovo sell off dei bancari italiani?
Continuiamo a rimarcare l’importanza di tenere distinto il breve termine dal lungo termine dei mercati azionari. In poche parole cosa significa? Il breve termine è il rumore di fondo e porta a continui alti e bassi delle quotazioni. In un contesto del genere un trend al rialzo o al ribasso non supera i 13/15 giorni di Borsa aperta consecutivi.
Dopo questi mini movimenti solitamente il trend di breve si allinea a quello di lungo termine. Al momento il trend di lungo termine è ribassista e quindi il pericolo è che dopo questo rimbalzo dai minimi di marzo si possa tornare a scendere.
Cosa monitorare?
I supporti e quelli del Ftse Mib future sono a 16.935. Una chiusura giornaliera sotto questo livello farebbe ripartire forti vendite con possibili nuovi minimi annuali.
La nostra attenzione degli ultimi giorni è concentrata su alcuni titoli di Piazza Affari. Il nostro must al momento è Intesa Sanpaolo e Unicredit, titoli azionari da evitare: pronto un nuovo sell off dei bancari italiani?
Il forte ribasso ha portato alla sottovalutazione dei titoli bancari quotati a Piazza Affari, ma questo basta per farli salire?
Prima del diktat della BCE avevamo già messo in guardia i nostri numerosi lettori (n.d.r. traffico certificato del 14 aprile 1.023.235 lettori unici) che nonostante la sottovalutazione raggiunta i titoli bancari italiani non erano da acquistare. Il problema ora non erano più i fondamentali ma anche la non sostenibilità del dividendo da distribuire!
Veniamo ai due titoli Intesa Sanpaolo e Unicredit (MIL:UCG).
Ai livelli attuali in base ai nostri parametri la sottovalutazione è di circa il 50% e al momento presentano dei parametri davvero interessanti ma nonostante questo i grafici non invitano ancora all’acquisto.
Andiamo a vedere cosa dicono i grafici.
Intesa Sanpaolo: ultimo prezzo 1,4044. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale e poi mensile superiore ai 2,24 il rischio è di cadute rovinose verso 0,80 di medio lungo periodo. Al momento il trend di breve termine è mantenuto al ribasso dalla resistenza in chiusura giornaliero posto a 1,55. Possibili imminenti nuovi forti ribassi.
Unicredit: ultimo prezzo 6,792. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale e poi mensile superiore ai 11,75 il rischio è di cadute rovinose verso 4,87/3,59 di medio lungo periodo. Al momento il trend di breve termine è mantenuto al ribasso dalla resistenza in chiusura giornaliero posto a 7,74. Possibili imminenti nuovi forti ribassi.
Consiglio: stare lontano da questi titoli e da tutto il comparto bancario quotato a Piazza Affari. Qualche eccezione anche dal punto di vista grafico oltre che fondamentale c’è, basta leggere le nostre pagine.