Si può ridurre il canone d’affitto durante la crisi? Come e cosa fare

agenzia delle entrate

Il canone d’affitto di immobili ad uso abitativo o commerciale è un argomento piuttosto dibattuto in queste ultime settimane. La crisi da coronavirus sta mettendo in ginocchio l’economia del Paese e molti lavoratori si trovano in difficoltà economiche. La questione si complica quando si presenta una situazione del genere: affittuari che non riescono ad onorare il pagamento mensile del canone a causa di un momento di penuria da un lato. Dall’altro, locatori che puntano sul canone mensile come importante fonte di reddito. Come fare in questi casi? si può ridurre il canone d’affitto durante la crisi?

Le ragioni per cui si può ridurre il canone d’affitto durante la crisi

Lo stato di eccezionalità in cui versa la penisola richiede altrettanti interventi eccezionali. È per tale ragione che la possibilità di ridurre il canone d’affitto si è profilata all’orizzonte. Questo per avvantaggiare entrambe le parti. Difatti, la riduzione del canone, laddove non vi siano alternative e si presenti una necessità stringente, comporterebbe un duplice vantaggio:

  • gli affittuari potrebbero versare la quota mensile concordata senza accumulare debiti;
  • i locatori percepirebbero la quota stabilita senza rischiare di perdere alcune mensilità e dover ugualmente versare imposte su canoni di fatto insoluti.

Per le suddette motivazioni, in alcuni casi la riduzione del canone d’affitto potrebbe rivelarsi una soluzione ragionevole per entrambe le parti. Dunque, si può ridurre il canone d’affitto durante la crisi a patto di seguire un determinato iter.

Come procedere alla riduzione degli importi

Si può ridurre il canone d’affitto durante la crisi per qualsiasi contratto di locazione. Resta fermo che l’eventuale modifica dell’importo va regolarmente registrata e concordata. L’eventuale atto di registrazione in questo caso è esente da bollo come prevede l’art. 10 del DL 133/2014. Solitamente è bene procedere seguendo alcune raccomandazioni. Nel nuovo accordo vanno inseriti i dati dell’affittuario e del locatore e va segnato l’importo inizialmente stabilito. Successivamente, si procede con la messa in evidenza dell’importo ridotto e del numero di mesi durante i quali tale nuovo ammontare sarà applicato. Una volta che locatore e inquilino avranno firmato il documento, sarà possibile applicare il canone temporaneo. Al fine di registrare l’accordo, sarà necessario compilare il Modello 69 reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed inviarlo online congiuntamente all’accordo sottoscritto.

Non sarà necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate la data in cui il pagamento verrà ripreso in maniera regolare. È possibile che lo scambio di comunicazione e documentazione avvenga esclusivamente a mezzo e-mail. Questo nell’interesse e nella tutela della salute di tutti gli interessati.

Un’alternativa alla riduzione del canone, in alcuni casi, potrebbe risiedere nella richiesta, da parte dell’inquilino, dell’erogazione del bonus affitti promosso dal Governo.