5 titoli azionari da comprare subito per guadagnare durante la recessione

Recessione

5 titoli azionari da comprare subito per guadagnare durante la recessione.

Siamo in recessione. Purtroppo sì, con sicurezza assoluta. Sarà solo una recessione tecnica (2 trimestri negativi) o sarà più lunga. Solo il tempo potrà dirlo, e chi dicesse il contrario, adesso, è un ciarlatano.

Detto questo, preparatevi ad entrare in un mondo di positività e di ottimismo lungimirante. In questi tempi difficili, può essere allettante allontanarsi dal proprio portafoglio e nascondere la testa sotto la sabbia, cosa che alcuni potrebbero ritenere una valida strategia. Ma, chiaramente, non lo è. Ora è il momento di passare all’offensiva e di scegliere le vostre azioni. Ora è il momento di acquistare aziende scontate di qualità. Potremmo scendere di più dai prezzi di oggi? Certo, potremmo. Ma quasi tutte le aziende si riprenderanno fortemente nei prossimi 6-12 mesi. Certamente lo faranno quelle che seguono.

Come investire? Quali sono le opportunità da cogliere?

5 titoli azionari da comprare subito per guadagnare durante la recessione.

Intuitive Surgica (NASDAQ:ISRG). Ha a disposizione 3,2 miliardi di dollari in contanti. Questo potrebbe coprire l’intero costo delle merci vendute, le spese generali, amministrative e di vendita e gli interessi sul debito per un intero anno. Inoltre, le sue passività totali sono solo circa 1,4 miliardi di dollari, il che significa una spesa per interessi molto piccola. Pertanto, ha un rischio di fallimento molto basso e probabilmente riprenderà le normali operazioni nelle prossime settimane. Pertanto, ISRG offre attualmente un valore che probabilmente non si ripresenterà mai più. Cioè, ISRG al di sotto dei 400 dollari potrebbe generare il 20% di rendimenti annualizzati nel prossimo decennio.

ServiceNow. Questa azienda è destinata a diventare la “piattaforma di piattaforme” per migliaia di grandi imprese. Lo è nel senso che l’azienda fornisce l’architettura su cui viaggiano le informazioni all’interno di un’azienda. Dalle risorse umane all’IT, ServiceNow digitalizza l’intera esperienza sul posto di lavoro su una piattaforma semplice, uniforme e scorrevole.

Con 1,7 miliardi di dollari in contanti e 835 milioni di dollari di crediti, l’azienda si è posizionata bene per resistere a questa tempesta ed emergere ancora più forte, poiché le aziende si rendono conto che devono mettere tutto il flusso di lavoro della loro attività nel cloud, cosa che la loro piattaforma consente. Inoltre, una volta essa diventa parte di un’azienda, diventa anche vitale per il suo funzionamento. Quindi, sarebbe letteralmente l’ultimo abbonamento che un’azienda cancellerebbe, perché così facendo distruggerebbe i flussi di informazioni proprio quando ne avrebbe più bisogno.

Square

Questa azienda può essere controversa per alcuni, in quanto sarà certamente colpita duramente da questa chiusura dell’economia statunitense (si occupa di pagamenti). Tuttavia, l’azienda ha più che sufficiente liquidità per superare questa tempesta ed emergere ancora più forte dall’altra parte. Per di più, ha dimostrato di avere l’idea giusta sulle recessioni: andare in attacco mentre gli altri sono in preda al panico e si ritirano. Infatti Jack Dorsey (che è anche l’AD di Twitter) ha annunciato che Square darà via dei soldi gratis attraverso la sua Cash App.

Questo causerà un’esplosione nell’uso della medesima nei prossimi mesi, e si spera che gran parte dell’uso si mantenga. Inoltre l’azienda sosterrà i piccoli imprenditori a cui sono legati i suoi sistemi di pagamento, il che probabilmente comporterà prestiti a breve termine che saranno rimborsati in percentuale delle transazioni nei prossimi 3-6 mesi. Ah, e non scordiamoci che proprio di recente Square ha ottenuto una licenza bancaria, la qual cosa fa aumentare il suo vantaggio competitivo.

Aphabet e Twilio

Alphabet. Forse non tutti sanno che questa è la holding di Google (e di tutto il suo mondo, ovviamente). YouTube e Google Cloud, per esempio, stanno avendo una crescita notevole, entrambi ben oltre il 30% annuo. Alphabet rimane sottovalutata di circa il 50% rispetto la sua attuale valutazione di circa 750 miliardi di dollari. E crediamo che questa sottovalutazione rimanga anche alla luce degli inevitabili colpi alle entrate ed al flusso di cassa che l’azienda subirà a causa della chiusura indotta dal virus. Alphabet agirà quindi con decisione, eseguendo un riacquisto accelerato di azioni (se potrà farlo giuridicamente, visto il momento), oppure iniziando ad acquisire strategicamente società profondamente scontate che potrebbero, ad esempio, rafforzare la sua offerta cloud.

Twilio. Questa azienda fornisce una piattaforma di comunicazione per altre aziende, grazie alla quale queste ultime sviluppano una propria strategia unica per la comunicazione con i clienti, ovvero le aziende comunicano attraverso una combinazione di messaggi di testo, messenger di Facebook (FB), e-mail, app alerts, ecc. La piattaforma Twilio è utilizzata da molte delle più grandi aziende del mondo, come Home Depot, Lyft, Airbnb e molte altre. Finanziariamente è messa molto bene. Con 1,8 miliardi di dollari in contanti e solo 1 miliardo di dollari di spese nell’ultimo anno, Twilio potrebbe facilmente sopravvivere per un anno senza un goccio di dollari di entrate.

Inoltre, i servizi di Twilio si basano su un modello di abbonamento e, in un periodo in cui la necessità di comunicazione tra imprese e consumatori/dipendenti è ai massimi livelli, possiamo essere certi che Twilio non perderà molti dei suoi clienti. Anzi, probabilmente sottrarrà quote di mercato alle alternative inferiori nell’arena di servizi delle piattaforme di comunicazione.