Ieri al telegiornale abbiamo visto le scene degli assalti ai supermercati in alcune città in Italia. Sembrava l’Iran o l’Iraq. E invece erano italiani come noi che di giorno (non si trattava di furti fatti la notte) sono andati a fare la spesa …senza cash. Non per questioni di dimenticanza del borsello a casa, ma solo perché i pochi risparmi si avevano ai primi di marzo sono già finiti. E per quelle frange di cittadini che vivono di piccoli lavori, magari con figli o comunque in situazioni difficili già quando l’economia gira alla grande, è la fine. Non discutiamo qui del fatto se sia giusto o meno non costituirsi delle scorte di risparmi da usare nelle fasi di emergenza. C’è nei fatti una miccia avviata che, se non tempestivamente fermata, potrebbe innescare la bomba sociale. E li poi sarebbero scene da America Latina, per intenderci. Soldi in tasca agli italiani in arrivo? È molto probabile. C’è però qualche preoccupazione in merito e da più parti si inizia a pensare che forse da un a parte i soldi verranno dati ma dall’altra verranno tolti a determinate fasce sociali.
Le alternative presenti sul tavolo
Come se esce da questa empasse? La situazione economica italiana non è allegra e non può permettersi ulteriori ritardi. Ieri la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, è stata molto netta e categorica ad escludere l’emissione dei c.d. “corona bond”. «Il termine corona bond è attualmente uno slogan», ha detto; tradotto: non se ne fa nulla. Il motivo è semplice: i ricchi paesi dell’Europa del Nord (Germania capofila) non voglio fare da garanti per uno Stato pieno zeppo di debiti come il nostro. E che gli altri ci evitano come la peste. Meglio, come il Covid-19 di questi tempi. Ecco allora che l’urgenza di evitare il peggio porta dritti alla pista – sempre più possibile – dell’helicopter money. Cos’è? Si tratta di un trasferimento di contanti direttamente ai cittadini, single o famiglie, da spendere per il consumo più diverso nel corso della giornata. Soldi in tasca agli in arrivo? È molto probabile. Probabilmente non si potrebbero fare viaggi (aldilà del Covid), ma si potrebbe mangiare una pizza, pagare le bollette di casa, comprare i figli ai libri, etc. in questa direzione si stanno già muovendo gli USA in questo periodo cruciale di pandemia
Le parole del ministro Provenzano
Soldi in tasca agli italiani in arrivo? È molto probabile. Sull’apertura all’helicopter money ha parlato giusto ieri il ministro per il Sud, Provenzano. «Dobbiamo mettere i soldi nelle tasche degli italiani a cui fin qui non siamo arrivati. Questa è la priorità del decreto di aprile. Così come va assicurata liquidità al sistema delle imprese per tenerlo in vita, bisogna tenere in vita la società». Il motivo lo abbiamo anticipato: aldilà della nostra “vocazione” a fare debito pubblico, oggi come oggi il vero timore del legislatore è quello della tenuta sociale. Tradotto? Evitare possibili rivolte, possibili situazioni di saccheggi, di violenze gratuite per strada. Saremo pure una nazione civile, ma la fame, la mancanza di soldi, l’emergenza Covid, coi giorni potrebbero degenerare e prendere un brutta piega. Lì poi la situazione sarebbe meno gestibile del coronavirus. Attendiamo quindi con molta speranza il prossimo decreto di aprile. «La società va accompagnata» ha detto Provenzano. «Nell’emergenza, servono misure universali e immediate di sostegno al reddito».