La situazione attuale è quella di un pieno capovolgimento delle aspettative. Dopo un mercato Toro di quasi 12 anni, adesso ci si ritrova all’inizio di una crisi economica mondiale. Quali azioni si comprano durante le recessioni?
Il primo pensiero che viene in queste situazioni è quello di rivolgersi al settore delle utility. Solitamente si tratta di azioni particolarmente generose e particolarmente sicure perché di un ramo difensivo.
Difficile garantire la sostenibilità dei dividendi
Però ultimamente anche le utility rischiano di essere sotto pressione. Infatti gli utili rimangono un punto interrogativo vista la vastità dell’epidemia che potrebbe tagliare le entrate. Non solo ma non bisogna dimenticare nemmeno il crollo dei prezzi petroliferi. Il che, per alcuni titoli, potrebbe rendere difficile garantire la sostenibilità dei dividendi. Per questo motivo ci si rivolge ad altri settori. Quali azioni si comprano durante le recessioni?
Nuove azioni difensive
Infatti, se è vero come spesso si dice, che data la situazione economica che si presenta durante le recessioni non possono essere tagliate le spese programmate per le utenze, è anche vero che nessuno si negherà mai possibilità di comprare del cibo. Cosa significa questo? Che aziende come Coca-Cola e PepsiCo diventano a loro volta nuove azioni difensive. Non che queste ultime due azioni siano state immuni dal recente crollo. Infatti, Coca-Cola, ha perso addirittura il 40% del suo valore (dal suo massimo) durante l’ultimo crollo. Forte il colpo anche per Pepsi con un -31%. Ma questo non ha smorzato l’entusiasmo e la fiducia degli analisti verso le due azioni.
Azioni che si comprano durante le recessioni
Infatti un recente report di Argus ha promosso il titolo Coca-Cola che insieme a PepsiCo risulta una delle azioni che si comprano durante le recessioni. Il titolo arriva a conquistare un rating buy, rispetto al precedente Hold con il target di prezzo fissato a 54 dollari. Per quanto riguarda l’iconico brand con sede ad Atlanta, le previsioni degli analisti di Argus fanno notare che la solidità finanziaria è stata confermata anche dalla recente emissione di obbligazioni per $ 5 miliardi. Bond che sono stati “massicciamente sottoscritti”,come confermato dai vertici aziendali.
Un titolo degno con rating outperform
Non solo, ma la società ha provveduto a tagliare ben 600 prodotti non remunerativi dalla sua filiera produttiva. Taglio sui costi che ha coinvolto anche il settore packaging. Una decisione arrivata a causa dei cambiamenti nei gusti dei consumatori. Parallelamente da Credit Suisse hanno promosso anche Pepsi che dal precedente neutral diventa un titolo con rating outperform. In questo caso il target di prezzo è stato fissato a 144 dollari.