Ultimamente un poco tutti i mercati sono stati alla mercé del coronavirus. Compresi gli energetici, sotto pressione. Cosa comprare adesso?
Un Brent sotto i 50 dollari e un Wti che supera di poco i 45 hanno messo in allarme il settore petrolifero.
Investire in dividendi in Italia
Gli energetici sono stati messi sotto pressione e in molti si chiedono cosa comprare adesso. Attualmente il titolo Eni, uno dei pilastri di Piazza Affari, cade del 2,8% insieme ad un mercato italiano che ha aperto in forte ribasso. Ma per chi vuole investire in dividendi in Italia, il titolo può essere un’opportunità. Prima di tutto per il fatto che, attualmente, si trova in uno stato di sottovalutazione. Inoltre, fatta salva la caratteristica principale di Eni (forza dei fondamentali e diversificazione geografica) la cedola allo stato attuale dei fatti, sfiora il 7,5%.
Opec: taglio alla produzione
In tutto questo l’Opec, per riuscire a gestire la situazione, ha deciso per un taglio alla produzione di circa 1,5 milioni di barili già dal secondo trimestre. Taglio che dovrà essere diviso tra i membri interni (a cui spetta la cancellazione di 1 milione di barili) e quelli esterni (500 mila in meno) Russia in primis.
Indubbio che gli energetici siano sotto pressione. Cosa comprare adesso deriva anche dal livello di rischio del singolo investitore. Partendo da questi presupposti, gli esperti hanno iniziato a rivedere le proprie posizioni sui diversi titoli del comparto.
Le previsioni degli analisti
Le previsioni degli analisti di Goldman Sachs ha pronosticato un barile a 45 dollari nel secondo trimestre che diventerebbero 60 per la fine del 2020. Nello stesso momento, ha deciso di abbassare anche l’obiettivo di crescita della domanda mondiale di 550.000 barili al giorno per il 2020. Morgan Stanley sul Brent è stato anche più generoso per le sue previsioni sul secondo trimestre: 55 dollari. Per quanto riguarda il Wti, invece, da un lato, sempre Morgan Stanley ha parlato di 50 dollari al barile per i prossimi 3 mesi.
Rating e target sui singoli titoli
Dall’altro, Merrill Lynch ha abbassato i suoi target sul Brent a $ 54 dai precedenti $ 62 e sul Wti non è andata oltre a $ 49 dai precedenti $ 57. Di conseguenza sono stati rivisti anche rating e target sui singoli titoli. JPMorgan si è occupato di Exxon Mobil Corp. (NYSE:XOM) confermando il suo rating Neutral ma tagliando il target a $ 64 da $ 72. Conferma invece per Chevron Corp. con il suo rating Overweight ma taglio sul target di prezzo a $ 127 dai precedenti $ 135. Occidental Petroleum Corp. resta Underweight e per giunta vede anche lei un taglio sul suo target che da 42 dollari al barile passa a 37.