Accomodiamoci qualche minuto sul sedile accanto ad uno dei tanti lavoratori italiani che quasi ogni giorno trascorre una o più ore in treno. Condividiamo la sua sorte, prendiamo posto nello scompartimento e scopriamo con sgomento che l’impianto di aria condizionata non funziona. Pare questa una condizione tollerabile se soltanto non si fosse a luglio con temperature tropicali. Ma all’inconveniente di oggi potrebbe sommarsi quello dei giorni precedenti in cui il treno ha tardato il suo arrivo di 45 minuti. Empatizzare con le migliaia di pendolari che quotidianamente affrontano l’odissea del rientro a casa significa capirne il malumore in caso di disservizi e ritardi. Alla solidarietà che potremmo loro esprimere si affianca l’operato dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che difende i i diritti dei viaggiatori. Per lo meno ai malcapitati viene assegnato un bonus per cui vediamo come ottenere il rimborso da Trenitalia.
La restituzione del costo del biglietto
In caso di ritardo o cancellazione del treno il passeggero può richiedere che gli venga restituita la somma di denaro spesa. Molti consumatori rinunciano a priori perché non sanno come ottenere il rimborso da Trenitalia. Altri perché ritengono che l’operazione richieda tempi biblici e percorsi ad ostacoli. Le norme di Trenitalia prevedono il riconoscimento di un’indennità al passeggero in tre casi specifici. Un ritardo di oltre 30 minuti, l’impianto di aria condizionata non funzionante e casi particolari legati a condizioni atmosferiche avverse come neve o maltempo. L’importo del rimborso cambia in relazione all’entità del ritardo e alla tipologia di treno per cui occorre analizzare la casistica nel dettaglio.
A fronte di un ritardo di oltre 30 minuti e fino al tetto massimo di 119 minuti si ottiene un’indennità pari al 25% del ticket. Ciò solo nel caso in cui si è a bordo di Frecciarossa, Frecciabianca e Frecciargento. Per tutti gli altri treni, inclusi le Frecce, i ritardi compresi nel lasso di tempo 60 minuti/119 minuti danno diritto ad un bonus pari al 25% del costo del biglietto.
Come ottenere il rimborso
Chiarite le condizioni che conferiscono diritto al riconoscimento del bonus, analizziamo come ottenere il rimborso. A distanza di tre giorni dal viaggio, il titolare del biglietto può inoltrare la richiesta del rimborso utilizzando vari canali di comunicazione. Potrà pertanto rivolgersi alla biglietteria, all’agenzia viaggi da cui l’ha acquistato, inoltrare richiesta al sito di Trenitalia, contattare il call center o il centro assistenza. A prescindere dal canale scelto, si dovrà comunicare il codice Pnr attestante la prenotazione che si trova sul biglietto.
Solitamente non si attendono tempi lunghi per ricevere un riscontro, al massimo 24 ore. Il consumatore non deve lasciar trascorrere più di 12 mesi dalla data in cui si è verificato il ritardo o il disservizio per richiedere il bonus. Nel caso di treni regionali il passeggero è tenuto ad inviare un modulo per il rimborso alla Direzione Regionale Territoriale e il biglietto obliterato.
Il rimborso totale
Il passeggero matura il diritto di un rimborso totale qualora il treno parta con un ritardo di almeno 60 minuti. Parimenti ottiene la restituzione integrale del denaro quando il treno non parte per divieto dell’autorità pubblica, perché soppresso o perché non sono più disponibili i posti prenotati.