Pensioni: le ultime novità dal Governo

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Il primo incontro tra Governo e Parti Sociali si è concluso ed ha avuto come tema la tanto discussa riforma pensioni. Il Governo palesa i primi dettagli organizzativi e già passa al vaglio le ulteriori proposte. In vista della scadenza di quota 100 prevista per il prossimo 2021, i lavori saranno accelerati per una efficace risoluzione.

Quali le proposte per le future pensioni?

Al tavolo delle trattative il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, mostra le due proposte che verranno successivamente passate al vaglio dagli esperti. Nel mese di febbraio, orami alle porte, verrà nominato dal Governo il team degli addetti ai lavori. Si prevede di giungere ad una proposta di legge entro il termine dell’estate. Per una efficace riforma delle pensioni, il compito del Governo sarà quello di fare i conti con i bilanci, non sempre floridi, ed organizzare un piano di lavoro fattivo entro i termini stabiliti.

Due le proposte prese in considerazione

Sono due le proposte che saranno considerate e sulle quali si accenderanno le future discussioni. Una è la cosiddetta quota 102, che prevede una pensione anticipata a 64 anni di età con 38 di contributi e liquidazione della pensione secondo il metodo contributivo. La seconda alternativa, tanto cara ai sindacati, abbassa l’età di pensionamento a 62 anni e almeno 20 anni di contributi. Va da sé che la principale differenza tra le due proposte deve fare i conti con le casse Inps, in quanto un ulteriore abbassamento dell’età di pensionamento avrebbe un peso assai gravoso sulle spalle di un paese che deve fronteggiare un pericolo debito pubblico.

La proposta di Damiano per le pensioni

Un intervento di considerevole spessore è stato sicuramente quello dell’ex Ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Damiano propone un’età di pensionamento pari a 63 anni con almeno 35 anni di contributi, se non anche a 36. Questa proposta offrirebbe il vantaggio di scegliere di andare in pensione a 64 anni di età con 35 di contribuiti, oppure a 63 con 36 di contributi. Il vantaggio della flessibilità permetterebbe di meglio gestire i nuovi pensionamenti secondo i casi particolari senza scatti eccessivamente pesanti.

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