Da diverso tempo si parla di Flat Tax e di paradisi fiscali per i pensionati che spostano la propria residenza in base alle maggiori agevolazioni economiche dei paesi che li accolgono. Un esempio, che a lungo ha riscosso successo, è quello del Portogallo. Nel paese del Fado e del bel tempo numerosi pensionati di paesi esteri, anche italiani, hanno deciso di trasferirsi. Sì, proprio fino ad oggi perché la situazione sembra cambiare ultimamente. Il Portogallo aveva sposato una politica di totale annullamento dell’esborso per i pensionati esteri che provenivano da ogni dove. Tuttavia, negli ultimi tempi la situazione è cambiata a causa di una forte protesta da parte del Bloco de Esqerda. Il partito di sinistra non accetta di vedere trattamenti di serie A per i pensionati esteri e trattamenti di serie B per i propri pensionati che invece non sono esenti dalla tassazione.
Flat Tax e pensionati: l’Italia e le sue agevolazioni
La strategia italiana, di contro, non ha tardato ad arrivare. La nuova norma del Governo ha approvato che i pensionati non residenti in Italia e titolari di redditi da pensione estera riceveranno una forte agevolazione fiscale.
Per questi soggetti è prevista un’imposta sostitutiva del 7% per cinque anni. Nel caso in cui decidano di trasferire la propria residenza in un paese del Meridione con un numero di abitanti inferiore a 20 mila. Il provvedimento ha molteplici ragioni: in primis intende incentivare un ripopolamento di alcune aree di periferia che stanno subendo un forte abbandono; attraverso il ripopolamento sarà possibile filtrare la corsa di pensionati verso altri paesi esteri con un conseguente aumento dei consumi nelle aree deputate all’accoglienza degli ex lavoratori.
Flat Tax in Italia
Coloro che sceglieranno uno dei tanti graziosi paesi meridionali, riceveranno un’aliquota agevolata per i prossimi 5 anni ma dovranno rispettare anche dei vincoli. Anzitutto, occorre dire che i beneficiari potranno essere solo i pensionati che percepiscono redditi di fonte estera e che hanno avuto la residenza fuori dall’Italia per almeno cinque anni precedenti la richiesta di cambio residenza. Infatti, la flat tax riguarda i tutti i redditi prodotti fuori dal confine nazionale, non solo le pensioni.
Condizioni e limitazioni
Il neopensionato dovrà trasferire fisicamente la propria residenza nel paese prescelto per non meno di 183 giorni all’anno, pena l’esclusione dall’agevolazione. Come si può notare, la soluzione scelta dall’Italia è meno radicale di quella del Portogallo che prevedeva dieci anni a tassazione zero. Nella speranza che la strategia italiana possa garantire il ripopolamento di alcune aree rurali, i nuovi pensionati che saranno accolti nel finis terrae della penisola potranno ritenersi estremamente fortunati. Stanno per giungere in posti meravigliosi e baciati dal sole.
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