Tim e Vodafone da rivali a soci per le torri

tim e vodafone

Tim e Vodafone si danno battaglia a colpi di offerte telefoniche strepitose per accaparrarsi clienti. Ma dal punto di vista di strategie societarie tra di loro c’è un flirt. Di mezzo ci sono le torri di telefonia.

Se tutto andrà per il verso giusto due società che fanno capo ai gestori di telefonia mobile Tim e Vodafone andranno a braccetto. Inwit (MIL:INW) acronimo di Infrastrutture Wireless Italiane, società del Gruppo Telecom Italia e quotata in Borsa, in leggero rialzo oggi, cerca soci per il 25% delle azioni. La notizia però più succosa è dell’incorporazione e/o fusione con Vodafone Towers srl che gestisce le torri di telefonia mobile per Vodafone. Affinché l’operazione vada in porto ci vuole l’ok dell’Antitrust. In questo caso per marzo l’operazione sarà effettuata, altrimenti se ne parlerà dopo l’estate.

Il peso degli accordi tra Tim e Vodafone

Tra Vodafone e Tim c’è un accordo di massima. Ad operazione fatta, Vodafone metterà le mani su azioni Inwit per 360milioni oltre a 2,14 miliardi di euro. Con questo accordo Tim e Vodafone avranno lo stesso numero di azioni 37,5% del capitale di Inwit almeno nella parte iniziale. Le due aziende sono intenzionate a trovare nuovi partner e rivedere le quote societarie.

Il potere di Inwit e lo sguardo al futuro

Quando la fusione sarà cosa fatta Inwit gestirà 22mila torri per la telefonia mobile e avrà una capitalizzazione di circa 10 miliardi euro. Intanto va avanti il processo di sviluppo dopo aver ricevuto un finanziamento da 3 miliardi di euro.

Inwit non tutti la conoscono

La società è nata nel 2015 quando Tim si è liberata del ramo d’azienda relativo alla realizzazione e alla gestione delle infrastrutture della telefonia degli impianti tecnologici.

A breve si conoscerà quanto ha ricavato nel 2019, tenendo presente che l’anno precedente i numeri parlavano di ricavi per 374,6 milioni, un ebitda recurring di 211 milioni e un debito finanziario netto di 48,3 milioni di euro. La cifra per il 2019 non si discosterà di molto secondo gli analisti che ora vedono sui mercati azionari possibili novità con una fase rialzista.