Mercato immobiliare in ripresa. È il momento di comprare immobili?

Mercato immobiliare in ripresa

Con il mercato immobiliare in ripresa, conviene comprare immobili?  L’acquisto di strutture abitative rappresenta una certezza per ogni investitore perché si tratta di beni materiali con buoni margini di rendita. Le titubanze degli investitori italiani riguardano il precedente calo dei prezzi del mercato immobiliare a seguito della crisi del 2007/08.

Il Presidente di RE/MAX, Dario Castiglia, ha annunciato ad inizio 2020 un lieve segnale di ripresa in riferimento alle quotazioni economiche e alla quantità di compravendite. Un dato minimo, ma incoraggiante alla luce dell’attuale situazione geopolitica pregna di tensioni economiche soprattutto in area mediorientale. Il crescente prezzo del petrolio e le relazioni internazionali precarie potrebbero spostare l’asse degli interessi dal mercato petroliero e degli investimenti finanziari a quello immobiliare.

Mercato immobiliare in ripresa. Le prospettive di crescita

Il mercato immobiliare italiano è destinato ad una progressiva espansione, avverte Castiglia. Tre i pilastri su cui si fonda la previsione a breve termine: la riduzione del tasso di interesse sui mutui, le agevolazioni fiscali sulla prima abitazione e il Bonus Casa. Il Presidente RE/MAX aggiunge che una maggiore stabilità politica e solidità dell’euro contribuirebbero a velocizzare la ripresa dei mercati immobiliari. Ciò spiegherebbe l’invito della società svizzera ELVinvest a dirottare gli investimenti verso i mercati immobiliari esteri che assicurano quotazioni solide e in crescita.

Dati eloquenti

Dal report dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni redatto dall’Ance si evince una situazione stazionaria del prezzo degli immobili. Nel primo trimestre del 2019 si è verificata una variazione in positivo pari a +0,4% dei prezzi delle case acquistate in Italia per fini di rendita o abitativi. Il trend in ripresa ha interessato città come Roma, Genova, Palermo e Torino. Su tassi di espansione più rilevanti si sono attestate Milano e Bologna che hanno registrato rispettivamente +9,3% e +8,7%.

Nuove richieste

A mutare significativamente è anche la domanda residenziale formulata. A nuclei familiari di dimensioni ormai ridotte e alle famiglie senza prole corrisponde la richiesta di abitazioni più piccole e ubicate in zone centrali. Cresce in misura esponenziale anche la domanda di strutture destinate ad ospitare la popolazione anziana. Sul versante giovanile, il Report presenta invece il Co-living, la più recente soluzione abitativa degli studenti. Costretti a mobilità interna e/o estera, i più giovani scelgono di condividere la residenza e di affidare al gestore l’espletamento di diversi servizi.

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