Per le famiglie con bambini piccoli fino ai tre anni oggi è più semplice chiedere un prestito fino a 10.000 euro, grazie al Fondo sostegno natalità.
È un fondo istituito dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso il Consiglio dei Ministri. Con tale fondo, si intende promuovere la collaborazione tra banche e intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa. Le parti coinvolte si impegnano ad applicare finanziamenti agevolati per ogni nuovo bambino nato o adottato con TAEG fisso non al 50% del TEGM.
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Come funziona?
Il Fondo consente alle famiglie con bambini nati o adottati a partire dall’anno 2017 di richiedere un prestito fino a 10.000 euro con tasso agevolato e garantito dallo Stato da restituire entro massimo 7 anni. Lo Stato funge da garante in caso di insolvenza da parte de beneficiario assicurando la copertura fino al 50% del prestito. Questo, naturalmente, non esonera le famiglie dal dover assolvere gli obblighi e rispettare le scadenze pattuite.
Fondo sostegno natalità: chi può richiederlo?
Perché si possa fare richiesta di accesso al Fondo sostegno natalità, le famiglie devono possedere i seguenti requisiti:
essere soggetti esercenti la responsabilità genitoriale di bambini che sono nati o sono stati adottati a partire dal 1° gennaio 2017 e fino al compimento del terzo anno di età del bambino, o entro tre anni dall’adozione in caso di affidi. È richiesta una certificazione attestante l’età o la decorrenza dell’affido del minore.
Quali famiglie interessa?
I genitori che abbiano dichiarato cittadinanza italiana, o cittadinanza in uno stato UE, oppure cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE di lunga durata e con residenza in Italia. A fare loro da garante ci sarà lo Stato.
Come fare richiesta?
Le famiglie interessate possono rivolgersi direttamente alle banche o agenzie finanziarie che aderiscono all’iniziativa sul Fondo sostegno natalità. Entro il compimento del terzo anno di età del bambino o entro il terzo anno dal momento dell’adozione, l’accesso sarà possibile al fondo sostegno natalità. La decisione di concedere il prestito resta ugualmente una prerogativa delle banche o degli istituti di credito a cui l’utente si rivolge.