In questo articolo iniziamo ad affrontare un paio di temi rilevanti per l’analisi fondamentale.
Cos’è il premio per il rischio?
Ed il tasso di crescita perpetua?
E’ noto che alcuni investimenti, per definizione, sono considerati privi di rischio, anche se un qualche rischio lo presentano ugualmente.
Per convenzione, si considera investimento privo di rischio il titolo di Stato decennale di un Paese.
Il relativo rendimento rappresenta quindi un tasso risk free, cioè quel rendimento che i mercati richiedono per investimenti considerati a rischio zero.
Ovviamente, quando si affronta un investimento dotato di maggior rischio, tipicamente quello sui mercati azionari, è logico pensare che si richieda un tasso superiore.
Questa maggiorazione, rispetto al tasso risk free, è nota come premio per il rischio.
Per calcolare questa maggiorazione, nota come risk premium, occorre quindi, preliminarmente, stimare il rendimento del mercato azionario.
Per ottenere tale risultato, esistono almeno quattro metodi:
- analisi rendimenti passati
- analisi rendimenti prospettici
- calcolo tasso implicito nel modello di Gordon
- calcolo tasso implicito nel modello discount cash flow.
Metodo dei rendimenti passati
Occorre calcolare il rendimento, su ampi lassi temporali, di un mercato azionario, considerando il ritorno in termini di incremento/decremento dei valori di Borsa + rendimento da dividendi. Il tutto in rapporto al valore iniziale del mercato, nel momento in cui si è investito.
Ad esempio un calcolo in tal senso considera i rendimenti degli ultimi 10 anni, anno su anno, per poi calcolare una media di questi ultimi.
A seconda del tipo di media adottata, aritmetica o geometrica, avremo valori diversi.
Da qui già si comprende come analisti diversi possano giungere a stime diverse, secondo il diverso intervallo temporale considerato, e secondo che si usi una media aritmetica o geometrica.
Analisi rendimenti prospettici
Come noto, gli analisti sono soliti effettuare previsioni sui futuri andamenti dei mercati, ed in base a questi stimare il ritorno in termini di incremento o decremento della capitalizzazione + eventuale ritorno da dividendi.
In base a tali proiezioni, possiamo quindi ipotizzare rendimenti diversi.
Abbiamo quindi considerato i due metodi iniziali per stimare il rendimento dei mercati azionari.
Una volta ottenuta questa stima, basta sottrarre dal risultato così ottenuto il rendimento dei titoli di stato decennali, ed avremo ottenuto il premio per il rischio.
Proseguiremo nei successivi articoli, considerando gli altri metodi di stima del rendimento dei mercati azionari.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT