Dopo la tragedia del 14 agosto 2018 le vicende borsistiche del titolo azionario Atlantia sono state (quasi) sempre condizionate dalle vicende politiche. Allora l’analisi grafica e previsionale è completamente da abbandonare per questo titolo azionario? Come mostreremo nella sezione corrispondente, la risposta è no. Con l’individuazione dei livelli di trading giusti, infatti, è possibile impostare un trading vincente anche su un titolo come Atlantia.
Riguardo le news che si rincorrono su Atlantia resta sempre in bilico la questione della concessione: revoca sì o revoca no?
Approfondimenti sul titolo Atlantia sono disponibili qui.
La situazione attuale riguardo la possibile revoca della concessione
Ricordiamo che la concessione è stata firmata dodici anni fa con Autostrade per l’Italia (Aspi) e che i Benetton controllano Aspi attraverso una quota del 30,2% nella holding Atlantia.
All’interno del governo ci sono opinioni contrastanti che potrebbero portare anche a una crisi. Il problema vero, però, è che una revoca della concessione delle autostrade ad Atlantia porterebbe effetti negativi sia per lo Stato Italiano che per il titolo azionario.
Il governo ha inserito una clausola nel decreto mille proroghe che tenderebbe a ridurre il costo per lo Stato di un’eventuale revoca a sei/otto miliardi di euro. Tuttavia che questa norma venga approvata non è certo, viste le differenti opinioni tra le diverse anime del governo. Anche se fosse approvata, però, non metterebbe il governo al riparo da un contenzioso legale. Atlantia, infatti, potrebbe chiedere l’intero risarcimento di 23 miliardi e un pagamento per i danni alla reputazione della holding quotata.
D’altra parte arrivare allo scontro non sarebbe conveniente neanche per Atlantia e la famiglia Benetton. Ci sarebbe il rischio del fallimento di Aspi e pesanti ricadute di mercato sull’indebitata holding Atlantia. Le autostrade italiane, infatti, contribuiscono ancora oggi per un terzo dei margini lordi del gruppo. Da sottolineare che se lo scontro sulla revoca finisse in tribunale, lo Stato bloccherebbe qualunque indennizzo a Aspi per gli anni della durata del contenzioso.
Riassumendo: la situazione è molto incerta e chi non è avvezzo al rischio dovuto alle forti oscillazioni dei prezzi determinate dalle “news finanziarie” farebbe bene a stare alla larga dal titolo azionario. Chi, invece, volesse inserire Atlantia nel suo portafoglio azionario dovrebbe gestire il rischio mediante un opportuno money management.
Analisi grafica e previsionale sul titolo Atlantia
Atlantia (MIL:ATL) ha chiuso la seduta del 6 gennaio a quota 20,20€ in ribasso dello 0,74% rispetto alla chiusura precedente.
Come si vede dal grafico il I° obiettivo di prezzo della proiezione rialzista (linea tratteggiata) ha provocato una veloce inversione ribassista che adesso punta al I° obiettivo di prezzo in area 18,7666€. Una conferma in tal senso si avrebbe con chiusure giornaliere inferiori a 20,1141€. Qualora la progressione ribassista dovesse continuare l’obiettivo successivo si trova in area 15,2374€.
Questi livelli vanno monitorati con molta attenzione. Come visto in precedenza, infatti, livelli di trading efficienti hanno un’elevata probabilità di determinare inversioni di tendenza.

Atlantia: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.