Il titolo azionario Pirelli ha iniziato l’anno di contrattazioni sul Ftse Mib nel segno dell’incertezza. La seduta del 2 gennaio, infatti, ha visto le quotazioni salire del 4%, mentre in quella successiva del 3 gennaio sono scese del 2,5%. D’altra parte il titolo è segnato dalle attese per la firma di una prima intesa Usa-Cina sul commercio.
In ogni caso, un inizio anno non dei migliori per un titolo che nel 2019 è stato l’unico sul Ftse Mib ad avere una performance negativa, -8,9%. D’altra parte Pirelli presenta delle buone potenzialità sia dal punto di vista dei fondamentali che dell’analisi grafica che potrebbero spingere a inserire le sue azioni in un portafoglio di lungo periodo.
La valutazione del titolo, infatti, è superiore alle attuali valutazioni per cui ci sono ampi margini di apprezzamento secondo le raccomandazioni degli analisti e il metodo dei multipli degli utili.
Nel primo caso il consenso medio è Outperform con il prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 15% circa. Nel secondo caso, invece, Pirelli quota a multipli degli utili pari a 12x che sono molto inferiori a quelli del settore di riferimento, 19x. Lo scenario cambia completamente se si considera il fair value che esprime una sopravvalutazione del titolo di circa il 70%.
Il problema principali di Pirelli, però, resta il debito. Il rapporto debito/patrimonio netto, infatti, è superiore al 100%. L’aspetto positivo è legato al fatto che il cash flow è in grado di coprire il debito e gli utili sono sufficienti a pagare gli interessi sul debito.
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Analisi grafica e previsionale sul titolo Pirelli
Pirelli (MIL:PRC) ha chiuso la seduta del 3 gennaio in ribasso del 2,54%% rispetto alla seduta precedente a quota 5,21€.
La tendenza in corso sul time frame settimanale è rialzista, ma non riesce a superare il forte ostacolo costituito dal I° obiettivo di prezzo in area 5,2905€. Qualora questa incapacità di scattare al rialzo dovesse continuare, la tendenza in corso sul titolo potrebbe virare al ribasso. Un’indicazione in tal senso si avrebbe con chiusure settimanali inferiori a 4,7577€.
Chiusure settimanali superiori a 5,2905€, invece, farebbero scattare Pirelli verso il II° obiettivo di prezzo in area 6,1503€. La massima estensione al rialzo, invece, si trova in area 7,0169€ (III° obiettivo di prezzo).
Strategia operativa: chi crede nel titolo potrebbe inserirlo nel portafoglio azionario a seguito di chiusure settimanali superiori a 5,2905€. I ribassisti, invece, potrebbero aprire posizioni short di medio/lungo periodo nel caso di chiusure settimanali inferiori a 4,7577€.

Pirelli: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.