Le donazioni sono sempre uno strumento caro alle famiglie italiane. Sia le donazioni immobiliari che mobiliari hanno avuto un incremento prendendo a riferimento il primo semestre del 2019 rispetto all’anno precedente. La stima ha preso in considerazione i dati statistici notarili presso i quali vengono stipulati gli atti.
I dati alle compravendite di immobili sono riferite ad un atto notarile stipulato indipendentemente se si tratti del trasferimento di una quota pari o superiore al 50% della proprietà.
Solo nel caso di donazioni di modico valore si può evitare di ricorrere ad un notaio.
Il focus
Per il primo semestre del 2019 si rilevano 1.781.287 transazioni assoggettate a registrazione fiscale dalle quali sono state enucleate quelle riferite alle specifiche analisi oggetto del rapporto. Per lo stesso periodo del 2018 sono state analizzate complessivamente 1.803.012 transazioni con le medesime caratteristiche.
Cosa si dona
Sono aumentate e di molto le donazioni di aziende. Poco invece per quel che riguarda azioni e quote mentre non avviene più come una volta la donazione di soldi. Per non parlare di nuda proprietà di quote e azioni in terribile ribasso.
Le donazioni di beni mobili sono prevalenti al Nord, crescono al Sud mentre le donazioni immobiliari sono maggiori al Sud Italia.
Il fabbricato è l’immobile che si dona di più in piena proprietà e in usufrutto, mentre scendono le donazioni di terreni agricoli.
Chi dona a chi
I donatari sono in un’età compresa tra i 18 e i 55 anni, i donanti sono gli over. Si verificano ancora casi di donatari ultracinquantenni nel caso di usufrutto.
Scende leggermente il rapporto di mascolinità nei donatari e nei donanti. Rimane confermata la tendenza a donare ai maschi i terreni agricoli, e alle femmine l’usufrutto dei fabbricati, mentre nella donazione dei fabbricati si registra una quasi parità di genere.