Il settore delle telecomunicazioni è fra quelli che molto probabilmente daranno grandi soddisfazioni agli investitori nel corso del 2020. Più volte abbiamo scritto su queste pagine che ai livelli attuali va comprato e messo in portafoglio di lungo termine il titolo Telecom Italia.
Nel settore di Borsa italiana troviamo anche Inwit (MIL:INW) che opera ed è specializzato nel settore delle infrastrutture delle telecomunicazioni.
Riteniamo che questo sia un titolo azionario che potrebbe guadagnare il 20% nel breve termine.
Quali sono i motivi che ci spingono a esprimere questo giudizio?
In base alle raccomandazioni degli analisti il fair value del titolo è stimato far 10,50 e 11,00. Oggi il titolo quota a 8,95.
Siamo andati a studiare i bilanci degli ultimi anni e non vediamo problematiche sulle prospettive economiche per i prossimi mesi/anni e quindi non possiamo che accodarci al consensus.
Inwit: un titolo azionario che potrebbe guadagnare il 20% nel breve termine
Il titolo da inizio anno ha segnato il minimo a 5,793 ed il massimo a 9,795.
Le previsioni per i prossimi 12 mesi
area di minimo attesa 7,63/8,84
area di massimo attesa 11,05/12,89
Supporto di breve 8,64 in chiusura giornaliera
Punto di inversione: chiusura settimanale inferiore a 6,80.
Le quotazioni sono giunte in un punto da dove potrebbe ripartire velocemente al rialzo.
Comprare il titolo con stop loss a 8,64 in vista di ulteriori e forti rialzi da ora ai prossimi 3 mesi verso l’area 9,795 e al superamento e tenuta verso 10,50/11.
Riteniamo che investire in questa società non comporti molti rischi e comprare il titolo azionario non porta a elevata volatilità del proprio portafoglio.
Questo tipo di investimento potrebbe adattarsi a quei profili che vogliono vedere il proprio portafoglio salire in modo costante con dividend yeld medio intorno al 3%.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica classica sembra che nelle ultime settimane si sia formato un doppio minimo fra 8,655 e 8,71. SE la view è corretta ora le quotazioni dovrebbero dirigersi verso 9,43 e poi 10,20 per/entro al prima decade del mese di gennaio 2020.