Migliori investimenti del momento: alla larga dai BTP

Btp

Il titolo: “Migliori investimenti del momento: alla larga dai BTP” è già tutto un programma…

Tra l’altro un’idea che suona un po’ strana per chi, per molto tempo, ne ha consigliato l’acquisto.

Indicazione d’acquisto sui nostri titoli di Stato a cedola fissa iniziata ben prima di arrivare a formulare un portafoglio coi migliori BTP:

Cominciamo col chiarire che chi ha messo insieme quel tipo di portafoglio con esigenze di reddito sicuro a lungo termine ha ben poche alternative.

Può consolidare il brillante guadagno sui corsi e sostituire qualcosa con BTP in dollari.

Direi tra il 10 ed il 30% a seconda della propria propensione al rischio cambio. Ma non di più.

Perchè i rischi?

Coniato dunque lo slogan che recita:” migliori investimenti del momento: alla larga dai BTP” vediamone le motivazioni.

Sappiamo che ormai il passaggio di consegne tra Mario Draghi e Christine Lagarde è cosa fatta.

Il CEO italiano ha lasciato alla francese una BCE fortemente esposta in una nuova fase di QE, strategia per niente apprezzata nel nord Europa.

Nulla quindi può garantirci che questa direttrice monetaria non venga modificata se non cancellata dalla Lagarde.

Siccome l’incremento dei corsi dei BTP ha avuto una forte accelerazione visto l’atteggiamento di apertura della Banca Centrale Europea è semplice dedurre che in caso di mosse contrarie i titoli di Stato italiani inizieranno a perdere quota.

Il rischio inflazione

Un altro grande fattore di rischio per andare ad acquistare i BTP a questi prezzi è il rischio inflazione.

Con rendimenti netti, anche sulle scadenze lunghissime, inferiori al 2% i titoli a tasso fisso garantiscono al capitale una perdita progressiva di potere di acquisto.

Anche perché nulla vieta che l’incremento di massa monetaria da QE in Europa produca effetti diversi da quelli visti in Giappone.

A Tokio da decenni si producono YEN ma, per una serie di concause particolari, l’inflazione non è mai diventata un problema, anzi…

In un agglomerato di paesi e di livelli di reddito molto più eterogeneo come l’area UE non è affatto detto che la montagna di denaro messa in circolazione dalla BCE non produca e alimenti una ripresa inflazionistica.

A quel punto la perdita di valore dei BTP potrebbe essere repentina e alquanto fastidiosa per chi li avesse acquistati a questi livelli di prezzo e di scadenti rendimenti netti.