Il rame dopo aver generato ulteriori segnali rialzisti ha chiuso la settimana di contrattazione a 2,6755.
Nel corso dell’anno 2019 ha segnato il minimo a 2,4820 ed il massimo a 3,0354.
Il livello di 2,4820 rappresenta il minimo degli ultimi 3 anni dopo che nel corso del 2017 venne toccato un massimo a 3,4509.
Ci sono i presupposti per una partenza duratura al rialzo oppure dobbiamo attendere ulteriori swing ribassisti sulla materia prima? Come dobbiamo valutare il tentativo di rimbalzo dai minimi toccati durante il mese di settembre?
Procediamo per gradi.
Analisi e struttura dei prezzi: previsioni di breve e medio termine
Proiezioni dal 1 settembre al 30 dicembre
Tendenza ribassista
area di minimo attesa 2,32/2,19
area di massimo attesa 2,76/2,61
Punto di inversione: chiusura giornaliera e poi settimanale superiore a 2,7065.
Proiezioni per la settimana del 28 ottobre
Tendenza rialzista
area di minimo attesa 2,645/2,68
area di massimo attesa 2,744/2,778
Punto di inversione: chiusura giornaliera inferiore a 2,6145.
Indicazioni operative sul rame
Ci sono diversi indicatori di trading e pattern di analisi tecnica classica che hanno generato segnali rialzisti e lasciano pensare ad un imminente ulteriore strappo rialzista anche duraturo in termini di prezzo e tempo.
Inoltre anche oscillatori di previsioni come il metodo proprietario del Top or Bottom iniziano a convalidare l’ipotesi che possa essere già stato segnato un bottom di medio lungo termine.
Quali sono i livelli da monitorare?
La chiusura del mese di ottobre dovrebbe essere superiore ai 2,7065 e dovrebbe essere mantenuto al rialzo il livello di 2,5150. In questo caso l’obiettivo di breve (1/3 mesi) verrebbe posto in area 3,03 ed al superamento e tenuta verso 3,4384.
Il superamento di quest ultimo proietterebbe i corsi della materia prima verso i massimi segnati nell’anno 2011 in area 4,9761.
Quello che accadrà nei prossime settimane potrebbe essere un segnale Buy di non poco conto per il rame.
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