Perché il FMI debba “divertirsi” a emettere giudizi e previsioni economiche pessime sull’andamento dell’economia mondiale non è assolutamente chiaro.
Tanto più che spesso dette previsioni si rivelano molto peggio del previsto.
Mentre lo stesso consesso magari si lascia passare di sotto gli occhi situazioni ben più gravi.
Passiamo oltre…
Stavolta è toccato alla Cina finire sotto i giudizi trancianti del Fondo Monetario Internazionale.
Organizzazione che a breve vedrà un avvicendamento al vertice tra Christine Lagarde, che passerà come noto alla BCE, e la bulgara Kristalina Georgieva.
Scelta, se ci è consentito, alquanto originale in quanto la Bulgaria non rientra nemmeno nella prima ventina di paesi come calibratura di voto…
Fatto sta che la francese Lagarde come commiato ha voluto dare una stoccata ai cinesi… certamente gradita in quel di Washington…
Prodotto interno lordo atteso sotto il 6% nel 2020
Se nell’ultima rilevazione il PIL della Cina è riuscito per un pelo a mantenere la soglia del +6% le prospettive economiche del FMI vedono per il 2020 una discesa sotto questa importante livello.
Le Borse cinesi ma anche Pechino hanno reagito con compostezza a questa disanima critica:
Shanghai CSI300 +0.27%
Hang Seng +0.21%
D’altronde è risaputo che si sta attuando quel passaggio da un’economia prettamente incentrata sul manifatturiero e verso le esportazioni a basso prezzo a una struttura economica più matura.
In sostanza anche in Cina si va a crescere grazie a servizi e consumi interni, il che significa un migliore tenore di vita per le popolazioni locali.
Andamento economia mondiale e strategie di investimento
Come strutturare i portafogli di investimento?
Possono queste valutazioni pessimistiche o forse solo realistiche cambiare la nostra view sui mercati azionari cinesi che attualmente è posizionata in OVERWEIGHT?
La risposta è no!
Continuiamo ad essere fiduciosi del fatto che nel 2020 le Borse cinesi sovra-“performeranno” l’indice globale e come tali in base ad una ottimale strategia di diversificazione vanno inserite in peso maggiore nella propria asset allocation.
Intanto va conteggiato il fatto che lo stesso Trump ha apertamente dichiarato che la questione dazi, che già sta facendo segnare passi in vanti, andrà comunque chiusa prima della campagna elettorale.
E già solo questo darà respiro all’economia del Dragone.
Poi la progressione dei consumi interni è attesa a livelli superiori a quelli attuali.
Quindi non mancano gli elementi di ottimismo, le cupe previsioni economiche del FMI possono attendere.