Coloro che si sono recati almeno una volta negli Stati Uniti conoscono benissimo AT&T, un gigante conclamato che rappresenta ormai un’istituzione nel campo delle telecomunicazioni. E sebbene il segmento di mercato in cui opera sia in gran fibrillazione come abbiamo avuto modo di approfondire, il titolo azionario sembra essere destinato ad una fine ingloriosa.
Qualche numero sul colosso della telefonia
AT&T Inc. (American Telephone and Telegraph Incorporated) è nata nel 1893 a San Antonio in Texas ed ha la sua sede principale a Dallas. È un colosso delle telecomunicazioni con circa 250.000 dipendenti all’attivo ed una diffusione in 130 Stati nel mondo. Nel 2007 ha avuto una grossa rilevanza per il lancio dell’iPhone, dato che era l’unico gestore telefonico in grado di supportare la tecnologia innovativa di Apple. E molti ricorderanno le file chilometriche davanti ai negozi AT&T.
I problemi economici
Paradossalmente, uno dei punti di forza del titolo AT&T si sta dimostrando essere un grosso problema. Il rendimento da dividendi si attesta sul 5,5%, percentuale considerevole e che ne ha fatto una scelta a lungo termine per molti investitori. Da un punto di vista strettamente finanziario però, un dividendo di quella portata diventa insostenibile se messo in relazione ai sette miliardi e più di azioni che sono in circolazione. Le stime sono di un costo annuale che arriva quasi a quindici miliardi di dollari.
Le acquisizioni diventate una spina nel fianco
L’azienda ha attualmente un debito che arriva quasi a 160 miliardi di dollari e se aggiungiamo al costo dei dividendi anche l’importo esorbitante degli interessi su tale debito, capiamo bene come le cose per il titolo AT&T non stiano affatto bene. Altra spada di Damocle è rappresentata dall’acquisizione di DirecTv che costò quasi 50 miliardi. Una scelta di acquisizione che si è rivelata assolutamente errata, dato l’andamento e le perdite di abbonati. E probabilmente neanche una cessione potrebbe risollevare le casse della compagnia, dati i volumi debitori.
L’andamento del titolo AT&T
Se lo sguardo ai fondamentali ha mostrato un quadro altamente negativo, apparentemente l’andamento del titolo azionario (T) a Wall Street non è dei peggiori. Certo, dopo la bolla del 2000 quando il titolo arrivò al suo massimo storico di 58$, le cose sono state un po’ altalenanti, anche se in un trend di fondo sostanzialmente positivo.
E positivo è stato l’andamento anche del 2019. L’analisi del time frame annuale mostra un trend rialzista dai minimi di dicembre scorso, con un guadagno percentuale di circa il 40%. Cosa che non è affatto male, dati i presupposti accennati precedentemente.
Titolo AT&T: che cosa riserva il futuro?
È opinione di molti analisti che l’azienda texana non abbia grosse possibilità di sopravvivere nel prossimo futuro. Esistono troppi fattori concorrenti che minano le fondamenta e che ne fermerebbero la crescita. L’impressione è che il management non abbia saputo tenersi al passo con i tempi, come dimostrato ad esempio dalla scelta di non adottare la tecnologia Cloud. Oltre a ciò vanno menzionate le attività dei competitors che si fanno sempre più serrate, soprattutto sul 5G che potrebbe essere forse l’unico spiraglio di luce per la compagnia di Dallas.